Con l’insediamento dello specifico tavolo di negoziazione, giovedì 20 febbraio ha preso avvio “Immagina Mirandola”, un percorso di urbanistica partecipata che, partendo dal coinvolgimento attivo dei cittadini, si ripropone di definire le linee guida di intervento in relazione all’area cittadina che comprende:
1. il quartiere che si sviluppa intorno al complesso di San Francesco;
2. l’ambito nord est del centro cittadino, che comprende lo Stadio comunale e la Stazione delle corriere.
In particolare, saranno tre gli oggetti principali del percorso partecipato:
1. un laboratorio di idee per contribuire alla progettazione della nuova biblioteca, che sarà ospitata nel complesso di San Francesco;
2. passeggiate di quartiere per un confronto tra amministratori e cittadini in merito alle destinazioni future dell’area nord est;
3. interviste e focus group mirati per approfondire le tematiche relative alla sicurezza urbana delle aree oggetto del percorso.
Gli eventi sismici del Maggio 2012 hanno profondamente colpito il centro storico della città dei Pico e l’Amministrazione Comunale intende, con questo percorso partecipato, non solo coinvolgere i cittadini nei processi decisionali, ma sfruttare l’occasione della ricostruzione per ripianificare e cambiare volto in meglio alla città.
«La realtà urbana dei centri storici cittadini è spesso complessa e contraddittoria – afferma Roberto Ganzerli, Assessore all’Urbanistica del Comune di Mirandola – e il percorso partecipato parte dall’idea che la conoscenza diretta, da parte dei cittadini, degli ambiti da riqualificare porti un valore aggiunto ai progetti di recupero e rifunzionalizzazione di porzioni della città. Ripianificare e ricostruire per cogliere, insieme, nuove opportunità: questa è la sfida che come Amministrazione abbiamo voluto cogliere».
Il percorso partecipato è articolato in più fasi di ascolto e interazione costruttiva coi cittadini, e comprende strumenti quali interviste, focus group, laboratori partecipati di idee e passeggiate di quartiere, con l’obiettivo di creare momenti di confronto tra amministratori e cittadini, e raccogliere opinioni, osservazioni e contributi utili a progettare il futuro del territorio.
Uno degli elementi più rilevanti del percorso riguarda l’ideazione di un laboratorio di idee dedicato alla nuova biblioteca comunale “Eugenio Garin”, che troverà in futuro definitiva sede nel complesso di San Francesco. Gli spazi disponibili consentiranno non solo di ripensare in chiave moderna la biblioteca, ma daranno l’opportunità di immaginare nuovi servizi innovativi e aree dedicate ad eventi e attività. Per queste ragioni, i cittadini saranno chiamati a partecipare con idee, opinioni e suggerimenti.
«La biblioteca di Mirandola è sempre stata non solo un luogo di studio, ma anche di incontro sociale. – afferma Caterina Dellacasa, Assessore alla Cultura del Comune di Mirandola – Dopo il sisma abbiamo l’obbligo morale di cogliere tutte le opportunità per dare vita alla nuova dimora della cultura dei mirandolesi. Questo percorso di partecipazione è un passo importante per coinvolgere le persone nel realizzare la biblioteca del futuro».
Punto di partenza dell’intero percorso di partecipazione è – come anticipato – l’istituzione del Tavolo di Negoziazione (TdN), previsto dalla legge regionale 3/2010, che accompagna il percorso di partecipazione “Immagina Mirandola”, con funzioni di garanzia e supervisione rispetto all’intero percorso.
Il tavolo, che sarà composto da una quindicina di membri, scelti tra gli attori sociali, economici, istituzionali della comunità di Mirandola, cui si aggiungono un rappresentante dell’Amministrazione Comunale e un facilitatore esterno incaricato del coordinamento del tavolo, avrà tra i suoi compiti costitutivi:
– il monitoraggio e la supervisione delle attività di partecipazione;
– la promozione della partecipazione dei propri componenti alle attività di partecipazione rivolte ai cittadini;
– la validazione dei risultati del percorso di partecipazione, nonché la redazione e diffusione del documento conclusivo del percorso.
Il percorso di partecipazione è realizzato grazie al sostegno dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.