Un premio al merito per ricordare il professor Nino Rossi. Domenica 23 febbraio alle 16.30 sarà conferito per la prima volta, nella Sala Crespellani dei Musei civici di Modena in largo Sant’Agostino, al progetto di ricerca di Roberto Cea dedicato alla vita civile, culturale e associativa della Modena postunitaria.
Istituito dall’associazione Amici dei Musei e dei Monumenti modenesi – di cui Gaetano Rossi è stato fondatore, presidente e instancabile animatore per vent’anni – il riconoscimento andrà ogni anno a studenti o giovani ricercatori che si sono distinti nell’ambito delle discipline storico – artistiche.
All’iniziativa di domenica 23 febbraio, aperta a tutti, interverranno il sindaco di Modena Giorgio Pighi, Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici, Caterina Rossi Ropa, presidente dell’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Modenesi e moglie di Nino Rossi, e Maria Luisa Betri, docente di Storia Contemporanea all’Università di Milano.
La prima edizione del premio, realizzata con la collaborazione dei Musei civici, ha selezionato, appunto, lo storico Roberto Cea autore della ricerca “L’élite modenese tra Unità nazionale e crisi di fine secolo”. Il lavoro di Cea, presentato domenica a Palazzo dei Musei da Maria Luisa Betri, docente di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Milano, si inserisce in un consolidato settore storiografico, volto a ricostruire la storia e l’evoluzione delle classi dirigenti del XIX secolo. Attraverso lo studio di diversi archivi, in larga parte ancora inediti, lo studio si propone di analizzare le vicende politiche, sociali e culturali della Modena post unitaria, dalla fine del ducato Austro-Estense alla crisi di fine Ottocento.
L’intervento sarà accompagnato da una proiezione di immagini con lettura di brani a cura di Margherita Beggi. Chiuderà l’appuntamento un concerto del maestro Massimo Nalbandian docente di chitarra classica al Conservatorio “G. B. Martini“ di Bologna che suonerà brani di sua composizione, tra i quali uno in memoria di Nino Rossi, oltre a musiche di Johann Sebastian Bach e Napoleon Coste. Seguirà un aperitivo.
Gaetano “Nino” Rossi è stato un pediatra notissimo in città e, nella sua attività politica, un decano stimato del Consiglio comunale (un ruolo svolto con continuità dal 1964 al 1999). Il suo impegno nella vita sociale e culturale cittadina lo ha portato anche a fondare e presiedere l’associazione Amici dei Musei e dei Monumenti modenesi. Il premio a lui intitolato vuole tramandarne la memoria anche per i valori di cittadinanza attiva per i quali si è speso nella vita pubblica. “Per decenni ha rappresentato in Consiglio le istanze liberali – ricorda la moglie Caterina Rossi Ropa, attuale presidente degli Amici dei Musei – raccogliendo la stima anche degli avversari per lo spessore e la correttezza del suo operato. È stato voce critica e propositiva di una minoranza costruttiva, portando il contributo del suo pensiero – liberale, non ideologico, illuminista – nelle scelte sulla città”.
“Ma il ritratto non sarebbe completo – aggiungono gli organizzatori dell’iniziativa – senza far cenno al calore umano, alla simpatia, all’amore per la cultura e la sua città ben conosciuti da tutti gli amici, che domenica lo ricorderanno con la cerimonia al Museo civico e il premio al merito che porta il suo nome”.
L’Associazione Amici dei Musei è nata nel 1992 per valorizzare il patrimonio culturale del territorio e conoscere quello di altri luoghi. A tutt’oggi rappresenta un lascito in cui si fondono impegno civile, passione per il bello, vocazione alla socialità e alla cultura condivisa.