I droni, noti anche con le sigle UAV o RPAS, sono piccoli aeromobili telecomandati dotati di una sensoristica limitata adatta al telerilevamento. Il loro impiego, ormai consolidato per usi militari, si va diffondendo in maniera crescente anche in campo civile, ad esempio in operazioni di prevenzione e intervento in emergenza incendi, per controllo di siti, in agricoltura, per sorveglianza di oleodotti, con finalità di telerilevamento e ricerca. Si tratta di una tecnologia in fase di rapido sviluppo culturale e per la quale si stanno progressivamente diffondendo le applicazioni nei più svariati settori e per la quale Modena è all’avanguardia.
Non sorprende, dunque, che parta proprio dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dove si è molto attivi nello studio e nella ricerca su queste tecnologie e dove è diventato pressante affidarsi a sistemi di prevenzione dalle emergenze naturali, l’idea di un workshop dedicato espressamente a questi sofisticati strumenti.
“Gli eventi calamitosi di questi ultimi giorni in varie parti d’Italia – afferma il prof. Alessandro Capra, Direttore del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Presidente della Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia (SIFET) – hanno posto all’attenzione della collettività l’importanza dell’uso dei droni per il monitoraggio immediato e a basso costo degli effetti di un’emergenza ambientale”.
L’iniziativa, fra le prime in Italia, coordinata dal prof. Alessandro Capra e dai colleghi prof. Fabio Crosilla dell’Università di Udine e prof. Fabio Remondino del Politecnico di Zurigo (Svizzera), che operano a vario titolo nell’European Spatial Data Research – EuroSDR, sarà ospitata al Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (via Vignolese 905) a Modena a partire dalla mattina di giovedì 20 e fino al pomeriggio di venerdì 21 febbraio 2014.
Obiettivo del convegno, organizzato come forum per discussioni, scambio di idee, approfondimenti e nuove conoscenze, è quello di fornire una vetrina ed un’occasione di confronto e discussione su argomenti che vanno dalle piattaforme esistenti, ai sensori a bordo, agli algoritmi e software, alle regolamentazioni, fino ad arrivare a toccare problemi aperti, come geo-referenziazione diretta, stabilità, sicurezza, etc., ed alle applicazioni per modellazione 3D, rilievi e monitoraggio del territorio, Beni Culturali, entertainment, visualizzazione, argomenti che vedono la presenza e l’interesse di diversi gruppi di ricerca italiani e di aziende.
Durante la due giorni modenese si prevedono presentazioni orali, poster e discussioni, mentre le aziende presenti esporranno le loro piattaforme e condivideranno esperienze e risultati.