Nei giorni scorsi il Tar ha accolto il ricorso della Vodafone contro l’opposizione del Comune alla collocazione di un ripetitore a Pozza di Maranello; l’Amministrazione è stata condannata a pagare € 2500 di spese legali. L’esito negativo della sentenza per il Comune era comunque ampiamente prevedibile; nella sentenza del Tar infatti si legge che il divieto dell’Amministrazione al ripetitore “non può dirsi ispirata alla finalità di minimizzare l’esposizione della cittadinanza ai campi elettromagnetici emessi dalle stazioni radio base, in quanto essa nega in radice l’autorizzazione all’installazione dell’impianto per il solo fatto della sua localizzazione in aree diverse da quelle previste dal Regolamento urbanistico edilizio. Sostanzialmente il Comune non ha provato a vietare a Vodafone l’istallazione dell’antenna sulla base del principio di precauzione, in quanto troppo vicina alle abitazioni, ma perchè probabilmente la vorrebbe collocata in un sito di sua proprietà anche per percepirne l’affitto.
L’Amministrazione nel suo ricorso, non avrebbe dovuto chiedere la non istallazione dell’antenna nel sito scelto da Vodafone, ma avrebbe dovuto individuare insieme al gestore un’altra collocazione, piu’ lontana dalle case, chiedendo l’adozione di tutte le migliori tecniche disponibili per ridurre l’impatto delle radiazioni emessi dall’impianto.
Si è appreso che l’Amministrazione intende appellarsi al Consiglio di Stato; riteniamo che siano altri soldi gettati al vento; è molto difficile che il Consiglio di Stato annulli una sentenza del Tar, se le motivazioni del Comune resteranno le stesse. La Lista civica per Maranello organizzera’ a breve un incontro pubblico, nel quale saranno invitati anche i responsabili della Vodafone; siamo certi che anche la il gestore telefonico abbia interesse a trovare una soluzione, altrimenti per Vodafone il rischio è che i cittadini per protesta possano scegliere altri gestori.
