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Sassuolo: piano di risanamento e rilancio SGP. Il Consiglio comunale approva il decreto di ammissione alla procedura di concordato preventivo

consiglio_comunale_sassuolo_5000Presa d’atto degli effetti dell’ammissione di SGP (Sassuolo Gestioni Patrimoniali) alla procedura di concordato in continuità; proroga della presa in carico dei servizi cimiteriali e delle utenze gas ed energia elettrica fino al 30 giugno 2014; revisione del contratto tra Comune e Società nel momento della presa in carico dei servizi e delle utenze da parte del Comune; conferma delle necessità di produrre un budget previsionale per il 2016 unitamente ad una relazione tecnico finanziaria delle attività che la società svolgerà nei confronti del Comune; pagamento delle garanzie fidejussorie in essere a fronte dei mutui concessi a SGP; attivazione di una operazione di trasferimento in conto capitale ad SGP per il finanziamento di opere pubbliche in concessione, anche attraverso l’accensione di un prestito, subordinando l’effettiva erogazione alla previsione del rispetto del patto di stabilità per il triennio 2014/2016.

Sono questi i punti salienti dalla delibera approvata dal Consiglio comunale di Sassuolo, nella seduta serale di martedì 11 febbraio, con i voti favorevoli di Forza Italia, Lega Nord, Lista Per Sassuolo, Sindaco, i voti contrari dei consiglieri del gruppo PD Savigni, Lombardi, Pigoni, Bonettini, Ricci, Pistoni e Caselli, e dei consiglieri Benedetti (FI) e Guendalini (gruppo misto), relativa al decreto di ammissione alla procedura di concordato preventivo per SGP (Sassuolo Gestioni Patrimoniali).

Non hanno partecipato al voto i Consiglieri del gruppo PD Megale e Morini ed il Consigliere Franca Cerverizzo (Lista Siamo Sassuolo).

Il provvedimento definitivo approvato comprende l’emendamento illustrato dal Sindaco ed approvato a maggioranza, con il quale si sollecita l’Amministratore Unico della Società a predisporre e sottoporre il Piano Industriale al Consiglio comunale nel più breve tempo possibile.

“Dopo l’ammissione al concordato in continuità – ha affermato il Sindaco illustrando il documento – occorre ora gestire la fase che divide la richiesta di ammissione al concordato alla fase di presentazione del piano concordatario e all’eventuale ed auspicabile omologazione del concordato stesso. In questa fase è necessario che il Consiglio comunale si esprima sui punti riportati in delibera. In questi mesi abbiamo affrontato il problema di petto e solo con la forza della maggioranza abbiamo ottenuto il risultato di salvaguardare la società, i dipendenti, i creditori ed il bilancio del Comune mentre dal PD abbiamo ascoltato tutto ed il contrario di tutto. Non nascondiamo che si tratta di una situazione complessa che necessita per questo di un lavoro costante ed accurato da parte di tutti gli organi e dei professionisti coinvolti. Credo che la maggiore responsabilità nei confronti dei cittadini non sia di coloro che votano il documento ma di coloro che non lo votano”.

“Il contesto in cui ci troviamo impone un tempo massimo per la predisposizione di un piano concordatario di 120 giorni dalla data di ammissione al concordato – ha affermato l’Amministratore Unico di SGP Corrado Cavallini. Siamo già al lavoro e ci stiamo confrontando con l’attestatore nominato dal Tribunale, approfondendo i dati contabili le modalità della revisione del contratto di global ed altri aspetti tecnici in funzione della presentazione del ricorso definitivo fissata al prossimo mese di maggio. Il tutto mantenendo un punto fermo: l’equilibrio economico e finanziario della società. Stiamo inoltre lavorando sulla riduzione delle spese della società stessa, anche attraverso trasferimento della sede, ora in affitto, all’interno di immobili comunali, oltre all’introduzione di nuove attività tra cui l’ufficio riscossione.

Molteplici le critiche al documento da parte dei consiglieri dei gruppi di minoranza nel corso del dibattito:

“Prendiamo atto – afferma Antonio Caselli (PD) – del fatto che SGP è stata considerata come una società privata che può fallire e conseguentemente delle responsabilità del socio unico. Ciò che preoccupa è il conflitto di competenza tra i diversi soggetti coinvolti in questa fase e l’inopportunità di affidare al Consiglio comunale, a fine legislatura ed in piena campagna elettorale, la gestione di una fase così complessa che, appunto, andrebbe rinviata alla competenza di un nuovo consiglio comunale, nella pienezza dei propri poteri”.

Parla di “presa in giro” e di una ‘navigazione a vista’ il Capogruppo PD Susanna Bonettini: “Ancora una volta non ci viene detto come farà il Comune a gestire i finanziare i servizi gestiti da SGP, e come risponderà all’aggressione di banche e creditori. Non possiamo poi nascondere che la società in caso di mancata omologazione del concordato, fallirà. Con quali conseguenze? Si continua a non dire la verità. Chiedo almeno che vengano mantenuti gli impegni di portare presto in Consiglio il bilancio del Comune ed il Piano Industriale di SGP”.

Denuncia e critica la mancanza di dati e garanzie sulla gestione di servizi il Consigliere PD Andrea Lombardi: “Nonostante le prospettive, non ci è ancora dato a sapere quali siano i conti di SGP, e dove saranno reperite le risorse per gestire i servizi della Società con particolare riferimento ai servizi sociali, l’elemento che ci interessa maggiormente, indipendentemente dalla Società stessa”.

Critico anche il Consigliere di Forza Italia Massimo Benedetti che ribadisce “come non sia mai stato presentato un piano di risanamento e non si siano rispettate le tempistiche indicate nel dicembre scorso. Si fa fatica ad approvare al buio una delibera come questa che a mio parere non ha in se le caratteristiche della sostenibilità economica”

Parla di “delibera del nulla senza tempi e senza un piano che conferma il fallimento della giunta” il Consigliere PD Giuseppe Megale annunciando la sua non partecipazione al voto.

Sottolinea gli aspetti positivi dell’ammissione al concordato di continuità e le responsabilità di chi la Società l’ha creata, nella precedente legislatura, il Capogruppo della Lega Nord Stefano Bargi: “L’ammissione al concordato conferma che si tratta di una società generata con una logica privatistica che è stata caricata di funzioni pubbliche in perdita, portandola al punto da trascinare al dissesto l’ente. Ricordiamo che il PD puntava ad una situazione di predissesto il Comune. Ciò non è avvenuto ed il concordato offre ancora al Comune, pur in una situazione complessa, la possibilità di dire la sua sia in termini di indirizzo che di governo. Concordiamo sulla necessità di verificare la proposta che verrà prospettata per la modalità di gestione di servizi da parte del comune prima che questi siano nuovamente presi in carico dal Comune stesso”.

“Il problema non sta nella proroga o meno dei termini ma nell’obiettivo raggiunto che intendiamo confermare e consolidare per il salvataggio ed il futuro della società – ha affermato il Capogruppo di Forza Italia Ugo Liberi – annunciando all’aula il voto favorevole. Per la prima volta abbiamo affrontato seriamente e con responsabilità il problema di SGP legato all’enorme debito pregresso generato dalla precedente amministrazione. Ora, a seguito dell’ammissione al concordato, stiamo muovendoci all’interno di una procedura fatta di tempi ed impegni indicati dal Tribunale che è inopportuno, come fa l’opposizione, demonizzare”.

 

(resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune)

















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