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AUSL Reggio Emilia: adottati il piano della prevenzione della corruzione e il programma della trasparenza

La normativa nazionale ha declinato le strategie che le pubbliche amministrazioni devono mettere in atto per la prevenzione della corruzione e per rendere il più possibile trasparente l’agire istituzionale, attraverso l’accessibilità delle informazioni, la misurazione e valutazione dei risultati.

L’Azienda Usl di Reggio Emilia ha nominato il Dr. Maurizio Martini, Direttore del Dipartimento amministrativo aziendale, quale Responsabile aziendale per la prevenzione della corruzione, della trasparenza e dell’integrità. La nomina costituisce uno degli adempimenti previsti dalla normativa, oltre all’adozione di diversi documenti: il Piano della prevenzione della corruzione, di cui il Codice di comportamento costituisce un allegato, il Programma per la trasparenza e l’integrità e il Piano della Performance, tutti con vigenza temporale 2013-2016.

I documenti sono consultabili sul sito internet www.ausl.re.it alla sezione Amministrazione trasparente. In particolare il Piano triennale della prevenzione della corruzione contiene l’analisi delle aree di rischio, la mappatura dei processi e l’individuazione dei livelli di rischio ed evidenzia i meccanismi di informazione, formazione e controllo idonei a prevenire e contrastare tale rischio.

L’azione di prevenzione non riguarda solo eventuali illeciti a potenziale rilevanza penale, ma più in generale, fa riferimento al concetto di illegalità in senso lato.

Il Piano è integrato con il Programma Triennale della Trasparenza e dell’Integrità che riguarda gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. La pubblicazione di un’ampia mole di dati sul sito internet istituzionale rappresenta l’elemento essenziale della trasparenza. L’accesso alle informazioni dà la possibilità ai cittadini di conoscere le scelte strategiche ed il raggiungimento degli obiettivi espressi, ne agevola la partecipazione ed il coinvolgimento. A questi due piani si affianca il Piano della Performance, documento programmatico triennale che definisce gli elementi fondamentali su cui si basa la misurazione, la valutazione e la rendicontazione della performance. Tra le novità introdotte dalla normativa, l’attività di formazione del personale al fine di informare i dipendenti e renderli parte attiva nella prevenzione di fenomeni corruttivi.

Fausto Nicolini, Direttore Generale commenta così le nuove normative: “L’adeguamento alla legge non è un mero adempimento formale, ma rappresenta un’importante opportunità per favorire e diffondere la cultura della trasparenza e la lotta alla corruzione. I piani non rappresentano un punto di arrivo ma di partenza. Si tratta di una sfida importante che richiede un lavoro protratto nel tempo, se vogliamo creare una cultura diffusa della trasparenza, attraverso la collaborazione di operatori e cittadini”.

















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