Il Consiglio comunale di Carpi del 30 gennaio scorso ha visto affrontare tra gli altri anche i temi amianto e Circolo Tennis: il primo grazie alla presentazione nelle scorse settimane di alcune proposte sotto forma di una mozione di ApC per istituire lo sportello informativo amianto, di una mozione di Carpi 5 Stelle sulle azioni da intraprendere vista la presenza di fibre di asbesto nella rete idrica, di un ordine del giorno su un piano di sostituzione delle tubature in cemento-amianto firmato dai consiglieri Benatti, PdL, e Alboresi, Lega nord; il secondo grazie ad una interpellanza di Roberto Andreoli (capogruppo PdL) sul recente bando di affidamento del Circolo di via Marx.
L’assessore all’Ambiente Simone Tosi ha risposto in merito al primo punto che lo sportello è stato già costituito formalmente dopo una recente delibera di Giunta presso l’Ufficio Ambiente del Comune, grazie alla collaborazione di Cora e Gev, e che gli edifici comunali non hanno né tetti né pavimenti in linoleum con fibre di amianto. Rispetto invece alla rete idrica questa per 218 chilometri presenta ancora tubi in cemento-amianto “e dunque vanno coinvolti Aimag e Atersir in questa opera di sostituzione che costerà almeno 50 milioni di euro”. Tosi ha poi ricordato come l’amministrazione abbia comunicato tempestivamente ai cittadini la notizia del rinvenimento di tracce di fibre di amianto nell’acqua e gli atti successivi ad essa, indicando le possibili cause in base alle ultime ipotesi fatte e anche una soluzione ‘tampone’ che si potrebbe seguire per fare in modo che nelle tubature si formi la pellicola di calcare che ora non c’è e che potrebbe ‘bloccare’ l’amianto presente: il tutto in attesa dell’opera di sostituzione della rete antecedente il 1995. “Si tratta di un intervento veloce e non oneroso, possibile grazie ad una sostanza di tipo alimentare, con la richiesta all’Azienda Usl di monitorare l’evoluzione delle situazione. Comunque la stessa – ha spiegato Tosi – ha ribadito che l’acqua è potabile e c’è un Gruppo Tecnico Misto che affronta il tema e mette a punto le eventuali soluzioni. Per quello che riguarda le scuole abbiamo prorogato ad agosto la sperimentazione dell’acqua in bottiglia a richiesta”.
Andrea Losi (C5S) ha manifestato dubbi sulla trasparenza e l’efficienza della procedura di comunicazione della notizia dell’amianto nella rete idrica e sui passaggi successivi, sottolineando anche il difetto d’informazione tra i vari soggetti coinvolti. “Se trattiamo la gente come immatura – ha detto – ne riceveremo preoccupazione. In questo campo si potrebbe fare ancora meglio”. Giliola Pivetti, capogruppo di ApC, dopo essersi invece detta soddisfatta per la creazione dello sportello amianto ha manifestato dubbi sulla sostanza alimentare che dovrebbe risolvere il problema delle fibre di amianto nell’acqua, “un’esperienza sconosciuta a cui non mi affiderei tranquillamente. Magari anche le Giornate Ramazziniane 2014 potrebbero affrontare il tema”. E dopo che il Sindaco Enrico Campedelli ha brevemente ricordato di avere già nei mesi scorsi domandato agli organizzatori di queste giornate di studi proprio ciò che Pivetti aveva richiesto Argio Alboresi (capogruppo Lega nord) ha infine replicato che nel prossimo Bilancio sarebbe necessario inserire le risorse per sostituire le tubature in cemento-amianto. Roberto Benatti invece, ricordando i meriti del centrodestra nel portare avanti la richiesta di sperimentare l’utilizzo dell’acqua in bottiglia nelle scuole, ha chiesto chiarezza sulla sostanza alimentare da immettere nella rete. Al momento del voto la mozione di Pivetti è stata votata da tutti i consiglieri comunali presenti in aula, quella firmata da Losi ha invece visto astenersi Lega nord e PdL e infine l’odg di Benatti-Alboresi ha riscosso l’unanimità dei consensi.
Rispetto poi all’interpellanza relativa al Circolo Tennis il firmatario Roberto Andreoli in essa manifestava le sue preoccupazioni rispetto all’esito del recente Bando per la gestione dell’impianto comunale, passata al raggruppamento temporaneo di imprese formato da Pol.Saliceta San Giuliano di Modena e Uisp provinciale, dopo un lunghissimo periodo durante il quale era stata affidata invece all’associazione Circolo Tennis. Andreoli poi sollevava dubbi anche rispetto alla formulazione del bando, soprattutto nei punti che riguardavano le ore dedicate alle attività e il numero dei tesserati. L’assessore allo Sport e Benessere Carmelo Alberto D’Addese ha replicato alle affermazioni contenute nell’interpellanza di Andreoli sulla durata della concessione, le ore settimanali di attività scolastica e attività libera, i corsi per bambini e ragazzi, il numero dei tesserati e le spese per la manutenzione straordinaria degli impianti, ricordando pure come fossero in corso incontri per definire un accordo di collaborazione tra vecchia e nuova gestione su vari temi (poi raggiunto nei giorni scorsi, ndr.). Perplessità rispetto al bando relativo alla gestione del Circolo nel suo intervento in aula sono state ribadite anche dalla capogruppo di ApC Giliola Pivetti, che ha parlato del termine dei 10 anni di validità del bando come del periodo durante il quale si sarebbe arrivati alla sparizione del Circolo. “E’inammissibile l’offerta al massimo ribasso, contiene le premesse per il non rispetto del bando stesso. Il tennis a Carpi era considerato da snob e dunque l’amministrazione comunale non lo ha mai sostenuto. L’offerta del Circolo – ha concluso Pivetti – era rigorosa e onesta, quella di Uisp arrogante e non veritiera”. “Politicamente è giusta la difesa del territorio – ha esordito invece il consigliere del Pd Marco Bagnoli – ma non il campanilismo. E’sensata la risposta dell’assessore ma le società sportive carpigiane devono essere più attrezzate per il futuro e trovare nuove energie”.
Cristian Rostovi (PdL) ha invece raccontato come “all’interno del Circolo Tennis siano tutti preoccupatissimi. La storia del sodalizio non interessa e anche chi è precario non ha più certezze. La Commissione giudicatrice delle offerte era composta poi da dipendenti comunali, si poteva fare una scelta diversa…”. Andreoli in sede di replica ha poi ribadito che “il bando è stato steso in modo sbagliatissimo, con punteggi più alti per i criteri soggettivi e non per quelli tecnici: per voi ora sarà una bella gatta da pelare. A Formigine si è utilizzato lo stesso percorso e ora con la Uisp il Circolo Tennis è morto. Tutto questo mi sembra un progetto scientifico di occupazione del territorio; fate attenzione, i nuovi hanno dimostrato arroganza e buttano nel cestino l’esperienza fatta in questi decenni dal Circolo carpigiano. Questo vuol dire che presto non ci sarà più un Circolo Tennis comunale”.
L’assessore D’Addese ha infine chiuso il dibattito spiegando come l’amministrazione comunale fosse impegnata a cercare di trovare un accordo tra vecchia e nuova gestione anche per il settore agonistico, come non ci fossero preclusioni verso la vecchia e che gli investimenti previsti in base al bando dovrebbero essere realizzati entro i primi 5 anni dalla firma della Convenzione. “Vigileremo comunque per verificare l’avanzamento delle cose; non vediamo comunque da parte di Uisp – ha concluso – un progetto come quello paventato da Andreoli”.