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Sanità. Personale del Santa Maria sotto la soglia minima. Cisl, Uil, Fials, Fsi e Rsu domani incontrano i lavoratori dei reparti più in difficoltà

santa_maria_ospedaleDeficit di organico Santa Maria: oltre 150 i lavoratori che mancano alla pianta organica dell’ospedale. Lo denunciano la Cisl Funzione Pubblica, Uil Fp, Fials, Fsi e i delegati Rsu. Circa 50 i lavoratori che sarebbero necessari oggi per avere il livello minimo di personale. Altri 100 saranno da trovare entro l’estate. E intanto si prospetta il problema dei precari anche all’interno del Santa Maria: quasi una quarantina i professionisti, soprattutto infermieri, il cui contratto scadrà a inizio estate, e che oggi sono a rischio. Per questo Cisl Funzione Pubblica, Uil Fp, Fials, Fsi e la maggioranza dei delegati Rsu hanno proclamato per domani delle assemblee in due reparti a maggior sofferenza, come Ortopedia Degenza e Malattie Infettive, dove mancano fino a 6 od 8 unità. Alla direzione dell’azienda sanitaria è stata inoltrata nei giorni scorsi la richiesta di un incontro sul tema. Per ora nessuna risposta.

“I reparti sono allo stremo – affermano Gennaro Ferrara, coordinatore Rsu e dirigente sindacale della Cisl al Santa Maria, Franco Danese, delegato Uil Fp, Pasquale Liquori, segretario provinciale della Fials e Ornella Guerini, delegato Fsi – I turni sono massacranti. Sono sempre più frequenti i casi di operatori richiamati dalle ferie perché alcuni colleghi si sono ammalati. E ci sono settori dove l’organico a disposizione è inferiore ai livelli di guardia. Questa situazione ha un solo risultato: i professionisti della sanità non possono lavorare al meglio, i carichi di lavoro non sono equilibrati e, di conseguenza, aumenta la possibilità di errore”.

I numeri parlano chiaro: 23 dipendenti mancano e non sono sostituibili perche assenti a causa di malattie corte (3 settimane o 1 mese); sono 50 i lavoratori che servirebbero per garantire la minima dotazione organica; poi per l’estate serviranno altri 70 infermieri e 40 operatori socio sanitari.

“Siamo in circolo vizioso che ha un solo colpevole – riprendono i sindacalisti -: la mancanza di personale. Una carenza organica e strutturale forse frutto di una deliberata scelta della direzione aziendale di indirizzare le risorse su altri fondi. Ma così si dimentica che la cosa più importante, per i lavoratori e i pazienti, è l’equilibrio dei carichi di lavoro. E la soluzione sembrerebbe semplice: rispettare la semplice dotazione organica… Per questo abbiamo chiesto all’azienda di aprire immediatamente un tavolo di trattative e di assumere già da ora il personale necessario per ripristinare le dotazioni organiche”.

 

















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