I segni dell’alluvione sono ancora ben visibili e Confagricoltura Modena si sta organizzando per fornire consulenza legale e pratica ai propri associati, per aiutarli alla compilazione dei moduli per la stima dei danni.
La presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi si dice preoccupata sulla ripresa vegetativa delle colture, alcune delle quali fortemente a rischio: «Ribadisco quanto detto nel corso dell’incontro col sottosegretario Martina: il conto dei danni va fatto dopo essere stati nei campi, che attualmente assomigliano più a “paludi melmose”. Molte produzioni, tra cui albicocche, pesche, susine, ciliegie e viti, possono essere a rischio, bisogna valutare quale sarà la loro ripresa vegetativa per fare un quadro chiaro e serio dei danni alle imprese agricole. Per ora è possibile stimare soltanto i danni a fabbricati e scorte, per le produzioni ogni stima è prematura. I dati forniti recentemente si basano con ogni probabilità sul Plv (prodotto lordo vendibile), ma sono poco attendibili: bisogna essere realistici e mettere in campo il buonsenso contadino».