“Nella nostra regione esistono per la legge cittadini/ turisti di serie A e di serie B – sostiene Amalio Guerra, Presidente nazionale e regionale di Assoviaggi – I primi utilizzando le imprese turistiche (agenzie di viaggio e tour operator) come ad esempio le “Agenzie Sicure” riconosciute della nostra Regione, per la scelta dei loro viaggi, con le dovute tutele assicurative e della professionalità degli operatori del settore, mentre gli altri rivolgendosi a associazioni non professionali o alle Onlus che organizzano viaggi turistici senza ottemperare a tutti gli obblighi e controlli a cui sono soggette le agenzie viaggi o Tour operator, sono privi di tutela . Ora a fronte di queste problematiche dagli incontri avuti in questi giorni con le Associazioni di categoria, sembra emergere da parte dell’Assessorato Regionale al Turismo l’intenzione di non modificare la normativa al fine di limitare il notevole abusivismo che esiste nella nostra Regione. Così facendo – prosegue Amalio Guerra – verrebbe completamente ignorata la legge nazionale (art. 4 e art. 5 del Codice del turismo ) dove si evidenza che chi svolge attività economica, organizzata per la produzione e commercializzazione di prodotti e servizi è un’impresa e come tale deve essere assoggettata ai criteri previsti per le imprese cioè alle autorizzazioni e alle garanzie previste. Nel caso delle associazioni, chi non vuole diventare un’impresa deve utilizzare le agenzie di viaggio regolarmente autorizzate.
La revisione della normativa regionale, ad avviso di Assoviaggi Confesercenti Emilia Romagna, è quindi l’occasione per salvaguardare le imprese delle agenzie viaggi regolari e contrastare la concorrenza sleale e le attività non professionali.