“Imprese che chiudono in Emilia: ben 6000. Un segnale di grande preoccupazione, aggravato dalle calamità naturali in uno dei distretti più ricchi e floridi della nazione. Eppure quando si chiede la no tax area sembra di pronunciare una bestemmia. Non mi pare che si possa seriamente pensare di rimettere in piedi una zona procedendo per sospensioni e proroghe di tasse e tributi, senza prospettiva temporale certa. Come può un imprenditore investire quando fra sei mesi dovrà restituire tutto il denaro? Non è un trattamento adeguato. E questo non è sciacallaggio politico, come il segretario del Pd, Lucia Bursi, vorrebbe far credere. Qui governa il centro sinistra, che deve spiegare intanto cosa è successo, perché non si riesce a ottenere una ricostruzione sensata, e procedure più agili. E che oggi non vuole chiedere quanto dovuto al territorio. Nelle grandi scelte, nella pianificazione, il Pd non dialoga, decide, come il mandato elettorale permette di fare. Oggi spieghi perché l’ecatombe di aziende, perché la no tax area non si può chiedere, perché la ricostruzione procede a rilento”.
(Luca Ghelfi, Ncd)