Martedì 28 gennaio alle ore 21 all’Auditorium della Biblioteca multimediale Loria di Carpi riprendono per il 2014 gli incontri del ciclo Ne vale la pena: protagonista della serata sarà Gianluca Morozzi, scrittore e musicista, che parteciperà alla presentazione del suo libro L’età dell’oro. La mia vita raccontata a Paz. Dialogherà con l’autore Pierluigi Senatore, caporedattore centrale di Radio Bruno.
L’iniziativa è a cura dell’assessorato alle Politiche culturali del Comune di Carpi, in collaborazione con Radio Bruno, CNA, ANIOC, Rock no War e Libreria Mondadori.
IL LIBRO
Gianluca Morozzi, nato a Bologna nel 1971, si è imposto nell’ultimo decennio come uno degli autori più fantasiosi, prolifici e stimati della narrativa nazionale. Seguito da uno zoccolo duro di lettori che ne adorano le pubblicazioni ravvicinate, la grande disponibilità umana e l’attitudine rock ’n’roll nei confronti della scrittura, “Moroz” ci regala con L’età dell’oro una prova dal sapore unico: un’autobiografia scanzonata e sincera, condotta in forma di dialogo con il fantasma del suo idolo giovanile Andrea Pazienza, “l’unica rockstar del fumetto italiano”. A Paz – e a noi – Morozzi racconta tutto senza inutili pudori: dagli anni verdi, illuminati dall’amore per la fantascienza, gli scacchi e l’irrinunciabile Bologna FC, ai primi tentativi come narratore. La ridda di partecipazioni ai concorsi letterari, i primi contatti con l’editoria e il drammatico bivio dei trent’anni (“O diventi uno scrittore vero, o vai a fare il benzinaio”) fluiscono in un racconto in egual misura epico e umoristico. I momenti-chiave della formazione, integrati dai retroscena della società letteraria che accoglie il protagonista ormai adulto, compongono la storia di una vita speciale e, al contempo, una leggiadra lezione: val sempre la pena di inseguire i sogni, sembra suggerirci “Moroz”, e di vivere la propria esistenza con coerenza, passione e autoironia.
L’AUTORE
Gianluca Morozzi esordisce nel 2001 con il romanzo Despero e raggiunge la notorietà tre anni più tardi con il “thriller claustrofobico” Blackout, dal quale è stato tratto un film per la regia del messicano Rigoberto Castañeda. La sua scrittura vira dal noir più classico a testi di stampo autobiografico, non di rado apertamente esilaranti, nelle trame dei quali trovano spazio le passioni personali dell’autore: l’arte del flirt, la musica – Moroz è un irriducibile della chitarra elettrica, che suona con i Lookout Mama – la fantascienza, i fumetti e la gloriosa maglia rossoblù del Bologna. Tra i suoi lavori ricordiamo L’era del porco (2005), L’abisso (2007), Colui che gli dei vogliono distruggere (2009), Cicatrici (2010), Chi non muore (2011) e Bob Dylan spiegato a una fan di Madonna e dei Queen (2011).