I Carabinieri della Stazione di Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia, grazie all’attività di controllo del territorio l’altra sera hanno mandato a monte, in buona parte, gli intenti della banda ribattezzata, non a caso, degli acrobati che, approfittando dell’assenza dei proprietari di casa, nella fascia oraria che va dall’imbrunire alle 20,00 arrampicandosi alla grondaia o al tubo del gas raggiungono gli appartamenti (anche quelli dei piani più alti) compiendo furti in serie. Due di questi malviventi l’altra sera hanno dovuto “rivisitare” i loro progetti che stavano interessando un quartiere residenziale di Quattro Castella.
Intercettati dai Carabinieri si sono dati alla fuga e dopo un inseguimento a folli velocità tallonati dai Carabinieri sono stati costretti ad abbandonare l’auto proseguendo la fuga a piedi per i campi. Che i due malviventi appiedati dai Carabinieri appartenessero alla banda di ladri che agisce all’imbrunire rubando negli appartamenti è stato rivelato dal rinvenimento di strumenti da scasso (cacciaviti e piede di porco) sull’autovettura una Peugeot 206 rubata il 18 gennaio 2014 a Traversetolo (PR) proprio durante un furto in casa. I malviventi agiscono in maniera standard: si arrampicano dalle grondaie o tubi del gas raggiungono il balcone poi forzano porta a vetro entrano in casa e sbarrano la porta d’ingresso in modo tale che all’arrivo il proprietario non può entrare in casa e loro quindi possono assicurarsi la fuga uscendo da dove sono entrati. L’altra sera però la presenza dell’auto in un quartiere residenziale di Quattro Castella è stata notata da una pattuglia dei Carabinieri del paese che hanno intimato l’alt all’autovettura Peugeot 206 con a bordo o due ladri. I malviventi a questo punto vistisi si davano alla fuga a bordo dell’auto, risultata poi rubata a Traversetolo il 18 gennaio scorso, dando vita a un concitato inseguimento a folli velocità.
Dopo vari chilometri i ladri tallonati dai Carabinieri decidevano di fermarsi, abbandonare l’autovettura in mezzo alla strada per darsi alla fuga per i campi dileguandosi agevolati dal buio della sera. E mentre nella zona veniva scatenata una serrata caccia ai due malviventi visti fuggire dai carabinieri, i militari accertavano che all’interno dell’autovettura, risultata per l’appunto rubata, c’erano strumenti da scasso a conferma che i militari si erano imbattuti in una batteria dei ladri acrobati. Un recupero fruttuoso quello dell’autovettura secondo i Carabinieri. Al riguardo sull’autovettura e sugli strumenti da scasso sequestrati nel mezzo i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa in quanto gli operanti hanno proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.