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Sgambamento cani, il Comitato Villa Segrè: “l’Assessore Buffagni non convince”

sgambamento-3Dopo la risposta dell’assessore Buffagni all’interrogazione consiliare volta a far luce sullo spostamento dell’area di sgambatura cani dal Parco Vistarino al Giardino Villa Segrè di via Leoncavallo, interviene il comitato spontaneo di cittadini, che già nei giorni scorsi ha fatto pervenire all’amministrazione comunale una petizione con oltre 250 firme contrarie al provvedimento.

Non sono state affatto convincenti le motivazioni addotte dall’assessore per lo spostamento dell’area sgambamento cani dal Parco Vistarino al Giardino Villa Segrè.

Innanzitutto, nel suo lungo sciogliloquio, l’assessore non ha fatto che confermare quanto il nostro comitato ed il Regolamento d’uso delle aree verdi sostengono e cioè che un’area per la sgambatura dei cani deve rimanere “all’interno di zone verdi ampie ove gli spazi riservati agli animali stessi saranno limitati” e non destinare a ciò l’intero parco, impedendone così l’uso al resto dell’utenza. Questo avviene in ognuna delle aree che lo stesso assessore, forse perché non ne ha conoscenza diretta, ha elencato nel suo intervento in Consiglio comunale.

Ma il Giardino Villa Segrè, a differenza delle altre aree, è stato condannato a zona franca canina: i giochi per bambini, dallo stesso assessore giudicati in buono stato, sono stati smontati e magari questo ne ha pregiudicato l’uso futuro e nessuna garanzia è stata fornita per assicurare che le deiezioni finiscano nei cortili delle case confinanti.

Non ci rinfranca nemmeno l’annunciata richiesta di spostamento dell’area all’interno del Parco Vistarino che sarebbe stata inoltrata alla Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici, la quale non era invece stata interpellata nel 2009 quando l’area è stata realizzata; perché ora questo ulteriore cavillo burocratico? Non vorremmo che si stesse preparando la strada per incolpare altri enti di una decisione scellerata che l’amministrazione ha preso per favorire pochi padroni di cani, ai quali abbiamo già suggerito un posto più accessibile e ombreggiato all’interno dello stesso Parco Vistarino, a discapito delle centinaia di residenti che evidentemente non hanno le conoscenze giuste in via Fenuzzi per essere ascoltati.

 

















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