E’ partita la ricognizione di tutti gli argini dei fiumi Secchia e Panaro nel tratto modenese per una lunghezza complessiva di oltre 220 chilometri. Impegnati per ora quasi 50 volontari e tecnici di Aipo suddivisi in squadre di tre persone ciascuna. A ogni squadra è stato assegnato un settore con il coordinamento del Centro unificato di protezione civile di Marzaglia.
Le squadre sono accompagnate da operatori di ditte specializzate in grado di intervenire immediatamente, qualora i tecnici Aipo lo ritengano necessario, per realizzare interventi di manutenzione urgenti.
La ricognizione, che interessa gli argini dal piede alla sommità sia dal lato campagna che quello in alveo, riguarda soprattutto le buche provocate da animali, smottamenti arginali o eventuali fuoriuscite di acqua dal lato campagna o cedimenti.
Ogni minima criticità viene picchettata in vista dell’intervento immediato come in effetti è successo: in diversi casi le ditte incaricate hanno effettuato lavori di ripristino per chiudere buche o sistemare piccoli smottamenti dovuti alle recenti piene.
Per accelerare il completamento della ricognizione, da venerdì 24 gennaio, è previsto l’arrivo di nuove squadre di operatori idraulici di Aipo provenienti da Parma, Pavia, Cremona e Rovigo.
Mentre proseguono anche di notte i lavori sull’argine del Secchia a S.Matteo. Dopo aver installato nei giorni scorsi una ventina di palancole nel terreno per consolidare la struttura, i lavori sono proseguiti oggi, giovedì 23 gennaio, con la realizzazione di ulteriori rinforzi in argilla della struttura in pietrame realizzata nei giorni scorsi per chiudere la falla.
Oltre a rinforzare la barriera l’intervento consente la posa nel terreno di ulteriori palancole nei prossimi giorni.