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Provincia di Bologna. Nuovo Piano di Sviluppo Rurale: le linee guida per il 2014-2020

agricoltura_2Nei giorni scorsi gli assessori regionale e provinciale all’agricoltura Tiberio Rabboni e Gabriella Montera hanno presentato ai portatori di interesse pubblici e privati le prime linee di indirizzo strategico in vista della predisposizione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020.

Nel corso dell’incontro di consultazione, molto partecipato, l’assessore Montera ha illustrato i dati dei finanziamenti assegnati col PSR 2007/2013 al sistema delle imprese – circa 110 milioni di euro destinati agli investimenti aziendali, agli interventi agroambientali, alle attività multifunzionali – e le importanti ricadute sullo sviluppo economico del comparto agroalimentare bolognese.

In riferimento alla nuova programmazione, Montera ha evidenziato gli obiettivi della Provincia per i prossimi anni, d’intesa con tutti i soggetti coinvolti nel Piano Strategico Metropolitano, e cioè salvaguardare il sistema agricolo tenendo conto del progetto di valorizzazione dell’agricoltura metropolitana.

Il progetto si articola su tre livelli: metropolitano, periurbano e urbano (quest’ultimo da sviluppare secondo un progetto di Distretto Agricolo Bolognese-DAB) con l’obiettivo di non penalizzare le aree rurali inserite nei poli urbani, migliorare l’approccio di filiera e rafforzare la filiera corta, per una maggiore competitività delle imprese agricole.

In particolare, gli intenti sono: relativamente alla multifunzionalità, riservare maggiore attenzione al rapporto agricoltura-turismo e all’agricoltura sociale per aumentare le opportunità di occupazione; sul versante agroambiente, tutelare la biodiversità attraverso l’attivazione dell’indennità Rete Natura 2000 e mantenere gli spazi naturali, con particolare attenzione agli interventi di rinaturalizzazione realizzati in pianura. Infine, circa il ruolo del Gruppo di Azione Locale (GAL), superare la gestione parallela delle misure del PSR a favore di interventi più mirati alla promozione e valorizzazione del territorio collinare e montano.

La futura Città Metropolitana, potrà giocare un ruolo importante solo se garantirà un forte presidio territoriale coordinato, così da non disperdere le competenze professionali disponibili e offrire un’azione efficace nell’attuazione del futuro programma di sviluppo rurale.

L’assessore regionale Rabboni ha comunicato che il nuovo programma dovrebbe essere formalmente approvato entro la fine dell’estate, al momento si stanno valutando gli assestamenti al bilancio regionale per le quote di cofinanziamento a carico della Regione.

Gli intervenuti – tra i quali sindaci e tecnici dei Comuni e degli altri enti delegati alla gestione del P.S.R., rappresentanti delle associazioni professionali agricole, degli industriali, del commercio, dei consumatori, dei consorzi di bonifica, ambientaliste – hanno manifestato grande interesse verso l’architettura del nuovo strumento, quasi esclusivo come fonte di finanziamento per il settore agricolo e, più in generale, per le politiche a valenza agro-ambientale. E’ stata anche evidenziata la necessità di sostenere le imprese attraverso una semplificazione normativa e burocratica, per consentire un accesso meno oneroso ai finanziamenti.

 

















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