“Le due morti di persone detenute avvenute in pochi giorni in Emilia-Romagna – la prima per suicidio nel carcere di Parma e la seconda per malattia (come risulterebbe dai primi riscontri presumibilmente per infarto) nel carcere della Dozza di Bologna – impongono una continua e costante attenzione alle problematiche connesse alle condizioni di vita in carcere, sia per quanto riguarda la salute, sia per il rischio suicidario, particolarmente presente nelle persone in stato di custodia cautelare”. E’ quanto afferma la Garante regionale dei detenuti, Desi Bruno.
“Nonostante gli interventi normativi posti in essere- prosegue Bruno- e la flessione delle presenze negli istituti penitenziari, peraltro contenuta, siamo ancora lontani dal ritenere superata l’emergenza carceraria, acuita dalle risorse umane e materiali insufficienti a rispondere ai bisogni primari delle persone presenti negli istituti, detenute e non”.