“Come ennesima dimostrazione che l’Emilia-Romagna a 5 Stelle è compatta, i nostri deputati hanno ripreso immediatamente l’interrogazione depositata qui in Regione e l’hanno fatta rimbalzare sulle scrivanie dei ministri dell’Ambiente e delle Infrastrutture. Com’è possibile che la nostra regione sia sempre in stato d’emergenza? I danni dell’esondazione si potevano evitare. Cosa è stato trascurato? Chiediamo di far luce sulle responsabilità politiche e tecniche di questo ennesimo disastro prevedibile.
Per esempio: Regione e Governo si prendono la responsabilità di escludere che siano stati i lavori della Tav ad aver contribuito alla rottura dell’argine nei pressi del ponte su cui è stata impiantata l’alta Velocità?
Considerato che ha ceduto un argine nei pressi del ponte della TAV MI-BO, a una distanza di circa duecento metri dai piloni dell’infrastruttura e che gli stessi tecnici hanno dubbi sulla tipologia dei controlli post-sismici della tenuta dell’argine nonché sul dissesto che i piloni potrebbero aver creato sul lungo periodo, vogliamo sapere se esistono eventuali correlazioni fra i lavori di scavo della TAV e il crollo degli argini in quel tratto.
E il metanodotto dell’Eni? A poche centinaia di metri dall’argine del fiume Secchia passa il gasdotto “Poggio Renatico – Cremona” di Snamprogetti (Gruppo Eni) adiacente all’opera della TAV e fatto passare molto vicino al punto di rottura dell’argine del Secchia. Punto che si trova esattamente tra il passaggio dl TAV e il passaggio sotterraneo del metanodotto: quali responsabilità porta con sé aver realizzato un’infrastruttura come questa?
E quanto hanno contribuito i tagli agli enti pubblici nella (mancata?) manutenzione degli argini?
Per questo e molto altro aspettiamo risposte. Noi e le migliaia di cittadini sfollati”.
Andrea Defranceschi,
capogruppo M5S Regione Emilia-Romagna
I Deputati del Movimento 5 Stelle:
Michele Dell’Orco
Paolo Bernini
Michele Dall’Osso
Vittorio Ferraresi
Mara Mucci
Giulia Sarti
Maria Edera Spadoni