La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi, ha licenziato con il voto favorevole della maggioranza dei presenti (contrari: Fi-Pdl e Lega nord) il progetto di legge che introduce una riduzione del 15% sul costo di contratti d’affitto di immobili stipulati dalla Regione Emilia-Romagna per scopi istituzionali. Stessa riduzione è prevista anche per gli immobili locati utilizzati da Ibacn, Agrea, Intercent-Er e Agenzia regionale di Protezione civile.
Il testo, di cui è relatore Luciano Vecchi del Pd (‘Disposizioni in ordine al contenimento e razionalizzazione della spesa regionale per locazioni passive’), adegua la legislazione regionale ai principi dettati per il settore dalla normativa nazionale in tema di spending review, già in atto a livello statale.
La riduzione del 15% sugli affitti di immobili locati dalla Regione è prevista automaticamente, a partire dal 1^ gennaio 2015, per i contratti in corso (ai sensi dell’articolo 1339 del Codice civile), salvo il diritto del locatore di recedere dal contratto stesso. Lo stesso taglio del 15% sul canone di locazione si applicherà, non appena la norma entrerà in vigore, anche ai contratti scaduti e da rinnovare. In tal caso con decorrenza dalla data di scadenza o rinnovo contrattuale.
Grazie a due emendamenti approvati dalla commissione, che recepiscono disposizione statali contenute nell’ultima legge di stabilità, il rinnovo del rapporto di locazione potrà avvenire previa autorizzazione dell’Agenzia del demanio, a condizione che non sussistano immobili demaniali disponibili. Sono poi necessarie due ulteriori condizioni: le disponibilità finanziarie necessarie per il pagamento dei canoni di locazione e la permanenza dell’esigenza allocativa in relazione ai fabbisogni. Fabbisogni che dovranno essere espressi in un “piano di razionalizzazione” da predisporre entro 90 giorni dall’entrata in vigore della norma.
Nel dibattito, Roberto Pollastri (Fi-Pdl) ha sollevato “dubbi di natura giuridica” sul progetto di legge: “Incidendo su contratti in essere, potrebbe creare contenziosi”. Mauro Manfredini (Lega nord) ha annunciato la presentazione di possibili emendamenti in Aula (presumibilmente la settimana prossima) per rendere più stringenti le finalità della norma per quanto riguarda l’uso ottimale degli spazi e la dismissione graduale delle locazioni. In proposito, il collega di gruppo, Stefano Cavalli, ha ricordato che “mentre l’Emilia-Romagna ha iscritto a bilancio per il 2013 una spesa pari a 15 milioni e 300 mila euro per affitti, altre Regioni con caratteristiche simili come la Toscana e il Veneto hanno a bilancio una cifra di 3,5 milioni di euro”. Il che dimostra, a suo avviso, che “dobbiamo iniziare a tagliare in modo più incisivo per dare un segnale ai cittadini”.
“La diminuzione degli spazi di locazione è un aspetto che ci sta a cuore– ha replicato la vicepresidente della Giunta regionale, Simonetta Saliera- ricordando che il trend di spesa della Regione per affitti è diminuito in questi anni. Con l’entrata in vigore della legge in discussione, la spesa, progressivamente ridottasi a partire dal 2011, dovrebbe passare dagli allora 16 milioni e 400 mila euro a circa 11 milioni e 800 mila nel 2016, con una riduzione pari al 30% in 5 anni”.