Le buone notizie di oggi, dopo tre giorni da incubo per il territorio modenese, sono che la falla che si era aperta sull’argine destro del Secchia è stata praticamente chiusa, che l’acqua sta cominciando a ritirarsi e che il tempo tende al miglioramento.
Ora resta la conta dei danni materiali per un’area, caratterizzata da notevoli insediamenti agricoli e industriali, già stremata dal doppio sisma del 2012 e adesso inondata da 20 milioni di metri cubi d’acqua; inondazione che ha coinvolto una decina di comuni e diversi centri abitati, tra i quali le situazioni più critiche si sono registrate a Bastiglia e Bomporto, con centinaia di persone evacuate che hanno visto danneggiati o distrutti i propri beni.
Sinistra Ecologia Libertà chiede al Governo, attraverso l’azione dei suoi gruppi parlamentari e dell’on. Giovanni Paglia in particolare, che venga data immediata e positiva accoglienza alla richiesta di stato di emergenza avanzata dalla Regione Emilia Romagna, che sia prevista una proroga per i pagamenti delle imposte (a partire dalla mini-IMU, prima scadenza in vista), che sia valutata una sospensione degli adempimenti fiscali per le imprese colpite e per i cittadini residenti, ad esempio in riferimento agli oneri IUC.
Occorre accertare con chiarezza le cause e le responsabilità del cedimento dell’argine del Secchia e raccogliere le riflessioni di quei sindaci che lamentano scarsi interventi di manutenzione e di consolidamento degli argini da parte delle autorità competenti; l’argomento delle poche risorse non può essere un alibi perché la politica e le istituzioni hanno il dovere, ad ogni livello, di fare della cura del territorio una priorità assoluta.
(Giuseppe Morrone, Coordinatore Federale SEL)