La portavoce al Senato Maria Mussini (Movimento 5 Stelle) è intervenuta chiedendo lo Stato di calamità naturale per le zone colpite dall’ alluvione in Emilia. L’intervento della portavoce M5S è servito anche per denunciare con forza “come la politica in questi anni non abbia fatto nulla sul tema del dissesto idrogeologico”. “La responsabilità è di come di l’ uomo ha interagito con ambiente. Urbanizzazioni, cementificazioni, abbattimento di alberi, consumo di suolo, sfruttamento del suolo e dei letti dei corsi d’acqua per materiali edilizi l’elenco è lungo” ha denunciato la Mussini. “In questi anni non si è dato adeguato spazio agli interventi strutturali per mettere in sicurezza l’ambiente ed il territorio- ha proseguito – Si è deciso invece di potenziare gli investimenti per la gestione dei rischi. E cosi un evento straordinario è diventato emergenza continua”. “Al netto delle vittime, sfollati, case attività, i danni alle attività produttive la nostra Emilia come altre regioni sono semre più in ginocchio e nel frattempo si è creato il business delle calamità naturali. Magari tramite il profitto delle assicurazioni” ha proseguito la rappresentante del Movimento 5 Stelle.
“E’ provato che il denaro investito in prevenzione da sempre saldi positivi per le pubbliche amministrazioni e l’economia, mentre quelli per riparazioni postume dai danni ha un impatto negativo sui bilanci pubblici” ha spiegato la Mussimi ricordando che “è necessario investire sulla prevezione del dissesto idrogeologico, ma in questi anni non si è fatto. A settembre il Senato ha votato una mozione. Quanti impegni sottoscritti avranno un seguito? Coloro che tengono di più al territorio sono spesso i cittadini direttamente interessati. Ricordiamoci che questi problemi esistono per responsabilità politica e dell’uomo” ha concluso la portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle.