Quali le cause della rottura dell’argine e della tracimazione del fiume Secchia? A quanto ammontano i danni fino ad ora stimati? E si intende indennizzare i cittadini e le imprese danneggiate? E’ quanto chiede il Consigliere Andrea Leoni in una interrogazione rivolta alla Giunta. Il consigliere vuole sapere se al momento della rottura dell’argine il tratto interessato fosse oggetto di attività di monitoraggio da parte degli organi competenti, controllo conseguente alla dichiarazione dello stato di allerta, e se la popolazione era stata preventivamente informata rispetto allo stato di allerta e alla possibilità di inondazione.
Il Consigliere vuole inoltre conoscere se e quali interventi siano stati posti in essere negli ultimi tre anni, anche come conseguenza all’allarme e ai rischi generati dalle recenti piene, per ridurre il rischio di esondazione nelle suddette aree e in relazione “agli impegni e alle dichiarazioni degli assessori Arletti (Comune di Modena) e Gazzolo (Regione Emilia-Romagna)”.
Leoni, infine, domanda se la Giunta ritenga che l’innalzamento degli argini non sia più un intervento sufficiente per poter ridurre il rischio esondazione e rottura, soprattutto se non accompagnato dalla contestuale opera di pulizia dell’alveo del fiume, e quali siano gli interventi in programma, nel breve e nel lungo periodo, per la messa in sicurezza del tratto crollato da arginare ed evitare altre e devastanti esondazioni.