In relazione al recente avvelenamento di una nutrita colonia di gatti nel Comune di Fiorano Modenese (zona dell’ex scatolificio Menichetti) , di cui abbiamo appreso a mezzo stampa, condanniamo fermamente questo gesto vigliacco ed esprimiamo solidarietà e vicinanza ai responsabili della colonia.
Vogliamo ricordare al vigliacco che ha posizionato le esce avvelenate nella zona di tutela della colonia che il maltrattamento di animali è un reato PENALE previsto dall’art. 544-ter , ai sensi del quale: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro” e che “La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale”.
Oltre a questo, nonostante i nostri volontari operino prevalentemente nell’ambito del Comune di Sassuolo, segnaliamo agli uffici competenti che numerose sono state le richieste da parte dei curatori per assistenza medica e logistica in colonie fioranesi. Invitiamo quindi il Sindaco Pistoni e l’Assessore Busani a prendere atto della grave situazione in cui versa non solo questa colonia di Spezzano (la quale purtroppo è stata decimata) ma tutte le colonie di Fiorano e limitrofi , e ad istituire al più presto un registro delle colonie feline comunale che serva a favorire la tutela di questi animali che sono , lo ricordiamo, patrimonio del Comune e della collettività.
Ci aspettiamo in tempi brevi che gli uffici preposti del Comune di Fiorano si adeguino alla Legge Regionale 27/2000 (che disciplina le norme per la tutela ed il controllo della popolazione canina e felina) e che si attivino per il recepimento della Delibera di Giunta Regionale 353/13 che prevede “Il Comune deve provvedere con apposito atto a regolamentare le procedure per la gestione delle colonie feline sul territorio. I gatti delle colonie feline devono essere identificati tramite applicazione di microchip, al momento della sterilizzazione e registrati all’anagrafe degli animali d’affezione a nome del Comune competente per territorio”.
Ci aspettiamo anche che ogni cittadino interessato sia messo a conoscenza della normativa riguardante la tutela della popolazione felina e che ad ogni responsabile siano dati gli strumenti per poter garantire il benessere delle colonie, anche in collaborazione con le Associazioni del territorio.
L’Associazione La Fenice invita chiunque noti azioni sospette a segnalarle con tempestività alle Autorità competenti nella speranza di poter risolvere queste situazioni critiche, e per garantire il benessere dei nostri amici animali. Ci auguriamo che questo nostro sia l’ultimo comunicato di denuncia contro questi vigliacchi che infieriscono su animali protetti dalla comunità.