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Alluvione, Ghizzoni e Vaccari interverranno domani in Parlamento

I parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari, nella giornata di domani, interverranno rispettivamente alla Camera e al Senato per sostenere la richiesta di stato di emergenza avanzata dalla Regione Emilia-Romagna in seguito all’alluvione che sta interessando le aree a Nord della città di Modena. In mattinata, ancora in piena emergenza, hanno incontrato amministratori e funzionari dei Comuni interessati presso la sede del Coc di Ravarino:

“Vogliamo, innanzitutto, esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alle popolazioni delle zone che lottano contro le acque dei fiumi, dei torrenti e dei canali che minacciano case e aziende, popolazioni già duramente colpite dal sisma del 2012. Ora, accanto ai danni del terremoto, dovranno contare anche quelli delle esondazioni. Un sincero plauso ai sindaci, agli amministratori tutti, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ai volontari e all’intero sistema di Protezione civile, gli organi di informazione locale che, in questi giorni, continuano a dimostrare di essere la vera spina dorsale di questa comunità. Siamo accanto a loro e, come abbiamo confermato in mattinata nel corso della riunione tenutasi al Coc di Ravarino, porteremo a Roma le loro sacrosante richieste. Già domani interverremo, ognuno nel proprio ramo del Parlamento, per sostenere la richiesta dello stato di emergenza avanzata dalla Regione Emilia-Romagna. Occorrono non solo risorse, ma anche procedure snelle che consentano una pronta risposta nell’assistenza alle popolazioni e nel ripristino delle attività commerciali e produttive danneggiate. Crediamo debbano essere utilizzate le stesse modalità che abbiamo faticosamente costruito all’indomani del terremoto e che anche la Sardegna alluvionata ha preso in prestito. Auspichiamo che quest’ultima tragedia possa almeno servire a riportare in testa alle priorità il tema della manutenzione del territorio: politiche di tutela e di conservazione devono essere al centro dell’azione dello Stato, a partire dal Governo e giù fino al livello territoriale. Nell’ultima legge di stabilità è contenuto un piano di emergenza ambientale di contrasto al dissesto idrogeologico. A fronte di ciò che è capitato ancora in questi giorni in Liguria, Emilia e Toscana non basta di certo: occorre cambiare passo e rafforzarlo in modo significativo. Di fronte a questa ennesima tragedia ognuno si faccia carico delle proprie responsabilità. La manutenzione e il consolidamento degli argini dei fiumi, che questo territorio ha sollecitato in più occasioni negli anni scorsi, rappresentano uno dei compiti fondamentali (assieme ad altri) per contrastare il rischio idraulico: non può essere più trascurato o fatto rientrare nei capitoli a cui si tagliano risorse!”.

 

















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