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A Modena 100 uomini del Consorzio di bonifica Burana sul territorio alluvionato

Il Consorzio di bonifica Burana, messo sotto stress dall’ondata di piena di oggi e dalle pesanti ripercussioni conseguenti alla rottura dell’argine del Secchia ieri, si stringe sempre di più con i propri uomini (tecnici e operai) e coi propri mezzi attorno al coordinamento di emergenza guidato in loco della Protezione Civile nella difficile gestione della somma urgenza.

Ben un centinaio di esperti della Bonifica Modenese si stanno prodigando affinché il sopraggiungere delle acque, che hanno ingrossato a dismisura già a monte la portata e i flussi di tutti gli alvei considerati, siano convogliate all’interno di una rete di canali in grado di attutirne l’impatto e le possibili ulteriori esondazioni.

Una rete di canali messa in sicurezza a gran velocità in questi ultimi mesi dall’operato della stessa bonifica e degli enti territoriali interessati, ma ancora in parte colpita dai gravi effetti del sisma del 2012.

L’ing. Alberto Bertozzi direttore tecnico del Burana, il direttore generale Claudio Negrini governano insieme al presidente del ConsorzioFrancesco Vincenzi e agli addetti a salvaguardia dei comprensori di competenza la gestione dei manufatti idraulici che contribuiranno in maniera importante a smaltire in tempo utile l’ingente quantità di acqua che potrà ancora arrivare nel corso delle prossime ore.

In particolare, in questo specifico frangente l’attenzione di tutti, oltre che essere focalizzata sugli impianti funzionanti e sotto stress idraulico perché a pieno regime, è proiettata sul fondamentale ruolo che sta esercitando ed eserciterà l’impianto di Santa Bianca sul Panaro (Bondeno) che sta smaltendo quantità ingentissima di acqua. Per quanto attiene alla situazione degli altri Consorzi di bonifica da Piacenza a Rimini si sottolinea come tutti stiano lavorando a pieno regime impiegando tutto il personale a disposizione per la messa in funzione degli impianti volti a mantenere sotto controllo i flussi che arrivano in pianura dall’Appennino. La preoccupazione di tutti sta nelle previsioni di pioggia prevista copiosa ancora per i prossimi giorni.

 

 

















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