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La Provincia di Modena mette in vendita l’ex caserma Fanti. Esce il bando

caserma-FantiLa Provincia di Modena mette in vendita l’ex caserma Fanti in via Saragozza a Modena. In questi giorni sono state definite le modalità di alienazione che avverrà attraverso un’asta pubblica in programma il 7 marzo per un importo complessivo a base d’asta di cinque milioni e 200 mila euro. Per partecipare alla gara ogni concorrente dovrà far pervenire alla Provincia la propria offerta entro le ore 12 del 6 marzo.

Tutte le informazioni sulle caratteristiche dell’edificio, i dettagli sulle modalità della presentazione delle offerte e sullo svolgimento del bando sono disponibili nel sito della Provincia di Modena (www.provincia.modena.it).

Acquistata nel 2006 dalla Provincia per quattro milioni e 870 mila euro con l’obiettivo di riunire tutti gli uffici periferici in un’unica sede nel cuore del centro storico di Modena, l’ex caserma Fanti viene ora messa in vendita perché, sottolinea Marcella Valentini, assessore provinciale al Patrimonio, «con l’avvio del percorso di revisione delle Province e le incertezze sul futuro dell’ente sono mutate le prospettive. Inoltre la crisi economica e i conseguenti tagli alle risorse degli enti locali hanno impedito di proseguire con l’obiettivo ambizioso della nuova sede avviato con il bando per la progettazione, riuscendo a eseguire esclusivamente interventi di manutenzione e ripristino. Con le risorse ricavate dalla vendita saremo in grado di finanziare immediatamente progetti già cantierabili sull’edilizia scolastica e la viabilità».

Il complesso immobiliare confina a est con la chiesa di S.Pietro, il lato sud con il Parco delle Rimembranze e con l’ex palazzina di Pubblica sicurezza di proprietà della Provincia, mentre il lato ovest si affaccia su via Saragozza ai numeri civici 105, 109 e 111.

 

LA STORIA DELL’EDIFICIO, DAL MONASTERO DEI BENEDETTINI ALLA SCUOLA MILITARE

L’isolato dove sorge la caserma Fanti ha ospitato fin dal X secolo l’insediamento religioso di San Pietro, affidato ai monaci Benedettini della Badia di Nonantola. Nel 1506 iniziano i lavori di costruzione del nuovo monastero a fianco della chiesa. Intorno alla metà del Seicento il monastero alloggia a più riprese truppe di soldati. Nel 1796 viene soppresso il monastero dei Benedettini e i locali vengono utilizzati come caserma, prima per le truppe di passaggio e poi trasformata in “Caserma di Cavalleria”.

Nel 1818 il Duca Francesco IV richiama a Modena i Benedettini, ma concede loro come sede solo una porzione dell’abbazia; le altre parti sono destinate ad usi diversi. Tre anni dopo il duca fonda l’Accademia Nobile Militare Estense destinata a formare gli ufficiali e i consiglieri di Stato.

Qualche anno dopo la caserma ospita, nel corpo centrale, anche la Scuola dei Cadetti Matematici Pionieri, prima scuola militare di applicazione tecnico-scientifica in Europa. Intorno alla metà dell’Ottocento l’edificio subisce alcune trasformazioni.

Con la caduta del Ducato Estense, nel 1859, Luigi Carlo Farini, insieme al ministro della Guerra Manfredo Fanti e a Camillo Fontanelli, emana il decreto di chiusura dell’Accademia Militare Estense e crea una Scuola di Fanteria di livello nazionale, con sede nell’ex caserma dei Pionieri. Nel 1863 la scuola militare viene trasferita a Palazzo Ducale, la caserma San Pietro viene ristrutturata e dal 1890 risulta esservi collocato il Distretto militare. Funzione, questa, che manterrà fino al 1996, anno del trasferimento a Bologna.

In stato di abbandono per circa un decennio, l’edificio è stato trasferito con apposito accordo di programma dal ministero della Difesa al Comune di Modena che, a sua volta, lo ha venduto nel 2006 alla Provincia.

 

 

















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