Il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 9 gennaio ha aperto i suoi lavori con una breve dichiarazione del Presidente del Consiglio Giovanni Taurasi che, a nome dell’amministrazione comunale, ha espresso solidarietà al Sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli, vittima di un atto di intimidazione nei giorni scorsi.
All’ordine del giorno del civico consesso giovedì scorso vi era anche una mozione del gruppo Carpi 5 Stelle per la tutela dei viali alberati della città e la redazione di un piano di interventi a medio-lungo termine per la loro gestione. Il dispositivo finale del documento riportava la richiesta alla Giunta “a riconoscere le alberate del centro storico come alberi monumentali, di cui la legge prevede esista un elenco, così come le alberate presenti da almeno 70 anni sul territorio comunale e anche quelle che corrisponderanno ai criteri direttivi per il censimento degli alberi monumentali previsti dalla legge stessa”. Inoltre nella mozione si richiedeva di “coinvolgere attraverso sondaggi di opinione la cittadinanza nella definizione di questo elenco comunale, a integrare il Regolamento del Piano Generale del Traffico Urbano e a predisporre un piano di interventi con previsioni di medio e lungo termine per la manutenzione, gestione e impianto o reimpianto delle alberate del centro urbano informando la cittadinanza con dovuto anticipo delle risultanze del suddetto piano”. L’assessore all’Ambiente Simone Tosi ha esordito ricordando come il documento di Carpi 5 Stelle fosse stato presentato a luglio, quando ancora era fresco il dibattito sull’intervento compiuto sulle alberature di viale Manzoni. L’assessore ha riepilogato la vicenda, rammentando come “se un albero è ‘patocco’ lo si taglia, gli esseri viventi muoiono, non c’è tutela che tenga e non è nemmeno giusto l’accanimento terapeutico nei loro confronti. Nel Bilancio 2013 abbiamo raddoppiato le risorse per il verde pubblico, in un anno che ha visto la riduzione delle spese in tanti settori. Ricordo poi che a Carpi ci sono 30 mila alberi, di cui 10 mila nei viali della città e siamo tra i pochi centri che piantano un albero per ogni nato da anni: 300 li tagliamo e 700 li piantiamo”.
Tosi ha poi ancora sottolineato come siano già censiti e reperibili sul sito Internet dell’ente locale gli alberi monumentali, “e certo non c’erano quelli di viale Manzoni, che erano pioppi. E’sbagliato pensare che se si toglie una pianta la si debba ripiantare dov’era e com’era, della stessa specie. Questa mozione aveva un suo scopo quando è stata presentata, ora non più”. Il capogruppo della Lega nord Argio Alboresi ha aperto il dibattito spiegando che forse la nostra società attuale non ha più i mezzi per pensare a queste cose, intendendo la manutenzione e la cura delle piante, mentre Andrea Losi, capogruppo di Carpi 5 Stelle, ha stigmatizzato le parole dell’assessore spiegando che nella mozione da lui presentata non si parlava di viale Manzoni ma si ponevano domande precise all’amministrazione. “Le alberate dei viali sono patrimonio storico e identitario della città. C’è bisogno di strumenti di partecipazione per vedere se Carpi tiene al suo verde pubblico. E il taglio dei pioppi di viale Manzoni comunque – ha detto – è venuto dopo mesi che ne era stato segnalata la necessità. Ricordo poi che è tutela dei beni culturali anche la tutela di un viale alberato”. Giliola Pivetti, capogruppo di ApC, ha esordito definendo “brezneviano” l’assessore Tosi, ricordando che questa Giunta era disposta a togliere gli alberi da viale Focherini per realizzare una ciclabile e quindi “non ha la minima cognizione del paesaggio stradale o almeno due anni fa era così. Andiamoci piano con questa sicurezza in merito a chè tutto è stato fatto e considerato”.
Il capogruppo del Pd Davide Dalle Ave ha definito una soluzione “non adatta” la richiesta di vincolare indistintamente tutte le piante della zona storica della città. “Ha valore politico la scelta di chi se abbatte ripianta, in nome della sicurezza. Nel prossimo PSC si tratterà anche della tutela e manutenzione delle aree verdi e del censimento delle alberature particolari. Non facciamo un favore a Carpi se approviamo un documento che dice ‘tuteliamo tutto in centro”. E se Maddalena Zanni (Pd) ha ribadito che gli alberi non sono monumenti o essere umani e non si può dire che non possono essere abbattuti la collega del PdL Giuseppina Baggio ha richiesto invece nuove piante nei viali “ora nudi e spogli dopo le operazioni di abbattimento. “Manca un piano di ristrutturazione di viale Manzoni e solo in minima parte questo c’è per via Galilei”. Maria Grazia Lugli (Pd) ha in primis polemicamente sottolineato come per questi alberi si stesse facendo in Consiglio un dibattito che è mancato in occasioni nelle quali si discuteva di casi umani e ha poi proseguito facendo una breve analisi storica delle alberature cittadine, spiegando come a Carpi ci sia un catalogo degli alberi monumentali e anche di quelli dei parchi e affermando infine come il non carpigiano si stupisca di vedere tante aree verdi di vicinato, “segno dell’attenzione della città per l’ambiente”.
Antonio Russo (capogruppo di Fratelli d’Italia) ha poi preso la parola per dire che in viale Manzoni oggi c’è “uno squallore senza uguali”, che si sta confondendo manutenzione con sicurezza, che il cittadino non conta più nulla “perché il Comune evita il confronto e c’è chi non ha forse capito cosa vuol dire fare l’amministratore. Troviamo una soluzione che tuteli questo patrimonio”. Paolo Gelli (Pd) ha anch’egli ribadito come in nome della sicurezza sia giusto abbattere un albero e che la mozione di Losi faceva confusione tra diversi temi mentre sull’argomento paesaggio urbano e i segni distintivi da mantenere il dibattito era interessante.
La mozione è stata alfine votata dallo stesso proponente, dai gruppi Lega nord, Fratelli d’Italia e ApC: contrario invece il Pd e astenuto il PdL.