Una semplice amicizia iniziata da due anni divenuta un incubo per una 30enne reggiana, costretta alla fine a rivolgersi ai carabinieri e denunciare quanto le stava capitando. Una denuncia riscontrata dai carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza che hanno preso molto seriamente l’ennesima vicenda persecuzione nei confronti di una donna procedendo in prima battuta al ritiro di una quindicina di fucili e due pistole che l’uomo deteneva regolarmente in virtù della licenza di porto fucile ad uso caccia che gli è stata precauzionalmemte ritirata. I militari sanpolesi al termine degli accertamenti hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 60enne residente nel reggiano, ravvisando nei suoi confronti l’ipotesi delittuosa di atti persecutori aggravati. Accusa a cui deve aggiungersi anche quella di porto abusivo di arma in relazione al possesso di un coltello lungo oltre 20 cm di cui 11 di lama che l’uomo aveva in macchina.
Per motivi di lavoro la donna nel 2011 conosce l’uomo con il quale con l’andare avanti del tempo nasce un’amicizia che nel 2012 si rivela morbosa allorquando l’uomo arriva addirittura a schiaffeggiare la donna “colpevole” di parlare con un uomo. E’ l’inizio di una condotta persecutoria che vede l’uomo telefonare di continuo e tutti i giorni la donna che seguiva in maniera ossessionante anche negli spostamenti. Alla fine del 2012 uno dei più gravi episodi: la volontà della donna di porre fine all’amicizia vede l’uomo minacciarla con un coltello. Le persecuzioni proseguono anche nel 2013 e si intensificano allorquando la donna allaccia una relazione sentimentale con un ragazzo. Le condotte persecutorie dell’uomo, che hanno cagionato alla donna un perdurante e grave stato d’ansia e di paura ingenerando nella stessa timore per l’incolumità propria e del fidanzato tanto da vederla costretta a mutare le proprie abitudini di vita, l’hanno alla fine indotta a chiedere aiuto ai Carabinieri di San Polo d’Enza ai quali ha presentato una dettagliata denuncia. I fatti puntualmente riscontrati dai carabinieri hanno visto l’uomo essere quindi denunciato in ordine al reato di atti persecutori. A lui sono state sequestrate tutte le armi che deteneva compreso un coltello che custodiva in macchina e che dovrebbe proprio quello utilizzato dal’uomo per minacciare la donna. A conferma dell’ipotesi persecutoria i riscontri dei Carabinieri che peraltro hanno rinvenuto in disponibilità dell’uomo e sequestrato un taccuino con tutti i contatti maschili rubati dal telefona della donna nonché i numeri di targa dell’auto del fidanzato.