“Di fronte agli impegni assunti dall’Assessore con delega alla Sicurezza – fa sapere Confesercenti Modena – in tema di contrasto alla criminalità sul territorio non possiamo che esprimere una valutazione positiva. Considerata l’intenzione, di voler affrontare il problema – fin troppo grave ormai – dal verso più appropriato: e cioè rafforzamento del presidio del territorio in termini di prevenzione, conoscenza e sviluppo dell’attività di riqualificazione delle aree degradate, più esposte al proliferare della, microcriminalità”.
“A nostro avviso però, qualcosa in più andrebbe fatto – aggiunge l’Associazione – anche sul versante di una maggiore presenza della polizia Municipale sul territorio: soprattutto nelle ore notturne. Ecco perché il tema del rafforzamento degli organici, o con la assunzione di nuovi agenti oltre a quelli prospettati o con la sottrazione di personale dagli adempimenti burocratici per destinarlo ad attività operative, sarebbe da perseguire. Anche per la ragione che l’incremento dei sistemi di videosorveglianza pur positivo, non è elemento di deterrenza sufficiente, quanto la presenza costante e visibile sul territorio delle forze dell’ordine”.
“Auspicando pertanto che, dall’incontro del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza – fissato per martedì 14 gennaio 2014 in Prefettura, sottolinea Confesercenti – oltre alla disamina del dato incrementale di furti e rapine, escano indicazioni operative in grado di rassicurare cittadini e commercianti, oltre al fatto che si sta facendo il possibile per prevenire e contrastare un fenomeno reo di creare un forte allarme sociale, siamo risoluti a chiedere: esistono le condizioni in termini di uomini, mezzi, coordinamento tra le diverse forze di polizia e della procura per far fronte al dilagare del fenomeno? Questo domanderemo al Sig. Prefetto, giacchè se a tal proposito dovesse emergere quella situazione di inadeguatezza degli organici percepita sul territorio, diventa improcrastinabile trovarvi soluzione. A partire dall’impegno, che non mancheremo di chiedere da parte dei parlamentari modenesi a tal senso”.
“Rispetto a qualche anno fa, e concludiamo – sostiene Confesercenti – su questi temi assistiamo ad un calo di attenzione nel dibattito pubblico, nonostante la gravità generatasi. Non è da trascurare, soprattutto perché si corre il rischio che tale situazione vada a mescolarsi con quella di crisi occupazionale, già drammatica, arrivando ad innescare un qualcosa di socialmente difficile da governare anche sul versante dell’ordine pubblico. Riteniamo importante pertanto la messa in campo di ogni sforzo volto ad arginare questa escalation criminosa sul territorio pensando e sviluppando anche attività di intelligence in grado di distinguere gli episodi isolati riconducibili al ‘disagio sociale’ da quelli che possono essere eventualmente frutto di bande organizzate. Distinzione che consentirebbe di operare sia dal punto di vista delle forze dell’ordine, che da quello delle istituzioni locali. Per queste ragioni ci attendiamo che il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di domani sia proattivo nel ricercare ed attuare soluzioni al problema”.