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Finanziamento pubblico ai partiti. Confabitare scrive a Napolitano

presidente_Napolitano_2Il Presidente dell’associazione proprietari immobiliari Confabitare, Alberto Zanni, scrive al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in merito all’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.

Oggetto: finanziamento pubblico ai partiti

“Illustrissimo Sig. Presidente,

ascoltando il discorso fatto in occasione di fine anno e anche i vari Suoi interventi abbiamo notato la Sua attenzione per le segnalazioni e le osservazioni che Le giungono da noi cittadini, spesso espressione della profonda preoccupazione per la situazione di grave crisi che tutti noi italiani stiamo vivendo.

Le scrivo in qualità di presidente nazionale di Confabitare – associazione proprietari immobiliari – per manifestare il nostro disappunto circa un altro problema che sta fortemente scuotendo l’opinione pubblica: l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Promessa dall’attuale Governo Letta, come provvedimento immediato, si scopre invece, leggendo attentamente, che si parte dal 2014 per arrivare un po’ per volta al 2017, anno in cui i partiti non avranno più un euro dallo Stato, ammesso che nel frattempo non riescano ad inventarsi un’altra forma di finanziamento pubblico. Mentre da sempre le associazioni come la nostra vivono unicamente del sostegno degli associati e dell’impegno quotidiano di dirigenti e dipendenti, senza alcun aiuto pubblico, faticando a volte anche a sostenere tutte le spese e le tasse che gravano sulla attività. Certamente così programmata l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti diventa quasi una presa in giro per noi cittadini considerando anche, alla luce di tutti gli ultimi scandali, come tali finanziamenti vengono poi spesi. Avremmo invece apprezzato che il finanziamento pubblico ai partiti venisse completamente azzerato a partire da Gennaio 2014.

Ancora una volta potremmo dire che i politici tutto fanno per non meritarsi né la stima né la fiducia di coloro che li hanno votati e per lasciare noi italiani, sempre più disorientati, in uno stato di grande sconforto.

Signor Presidente, se lo riterrà, mi piacerebbe che ci fosse un Suo intervento in tal senso indirizzato al Parlamento.

 

Con l’occasione porgo distinti saluti

 

Il Presidente, Alberto Zanni

 

 

















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