Sono sempre gravi le condizioni di Daniele Valestri, 48 anni, reggiano e Flavio Pierleoni, 24 anni, bolognese, i due uomini rimasti vittime, ieri mattina intorno alle 10, di un grave incidente stradale lungo la Pedemontana a Solignano. I due viaggiavano su di una Lamborghini che, dopo essere uscita dalla sede stradale, ha preso fuoco. Il primo si trova al Centro grandi ustionati di Parma, mentre Pierleoni è ancora ricoverato al Centro ustionati di Cesena. I primi soccorsi sono stati prestati da un automobilista di passaggio.
La famiglia di Daniele Valestri, a mezzo dello Studio legale Della Casa e Castellazzi, intende contrastare quanto erroneamente sino ad oggi pubblicato da alcuni organi di informazione:
“Al contrario di quanto riportato in alcuni articoli di cronaca, in particolare locale, difatti, il gravissimo incidente occorso al signor Valestri e a Flavio Pierleoni non ha alcuna connessione con l’attività della quale il signor Valestri è titolare.
Il signor Pierleoni nella prima mattinata di ieri si era recato dall’amico Valestri al solo fine condividere con quest’ultimo una breve tour con l’autovettura a sua disposizione, di proprietà della società Bolognese Toro s.r.l.. Pilota esperto uno, noto appassionato di autovetture, tanto da voler sviluppare una specifica attività lavorativa in questo settore, l’altro, non certamente due incauti in cerca di avventure, percorrevano le strade limitrofe a Maranello senza alcuna velleità sportiva.
Il testimone oculare della dinamica dell’incidente, signor Boni, ha esplicitamente dichiarato che il mezzo su cui viaggiavano Pierleoni e Valestri procedeva davanti allo stesso a velocità moderata, e le cause dell’incidente sono ad ogni probabilità da ravvisarsi a un cedimento strutturale del mezzo.
Nessuna connessione pertanto con l’attività della società Pit Lane s.r.l., neppure indiretta. Lo sciacallaggio mediatico di questo dramma puramente familiare, un incidente, purtroppo come tanti, da parte di un alcuni soggetti al solo fine di pubblicizzare le proprie “attività” e le proprie “battaglie”, è del tutto fuori luogo e offensivo per le famiglie che stanno lottando insieme ai propri cari.
La famiglia Valestri, invece, vuole sentitamente ringraziare il signor Boni, senza il cui coraggio e generosità non ci sarebbe stato scampo per gli occupanti dell’autovettura”.