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Modena: torna al Comune di Modena un’area di oltre 2600 metri quadrati

Torna al Comune di Modena l’area di oltre 2600 metri quadrati, destinata ad attrezzature generali e situata in via dello Zodiaco, concessa nel 2010 per 40 anni in diritto di superficie all’Asp San Paolo. L’Azienda Servizi alla Persona Patronato Figli del Popolo avrebbe dovuto realizzare nell’area una nuova struttura residenziale e semiresidenziale per l’accoglienza di minori in difficoltà. In base agli accordi intercorsi tra Comune e Asp, non vi sono oneri a carico delle parti e l’effettiva stipula dell’atto di retrocessione sarà sottoscritto entro l’anno.

L’ok del Consiglio comunale all’estinzione anticipata del diritto di superficie è arrivato nella seduta di giovedì 19 dicembre. Hanno votato a favore Pd, Sel e Udc; contrari Fratelli d’Italia, Modena futura e Nuovo Centro Destra; astenuto FI-Pdl.

“L’area rientra nella piena proprietà del patrimonio comunale con la finalità di valorizzarla – ha affermato l’assessore al Patrimonio Fabio Poggi presentando la delibera – e, rispetto alla destinazione d’uso, il settore Urbanistica sta già lavorando a un’eventuale variante per verificare se e come valorizzare l’area o confermare l’uso precedente alla concessione in diritto di superficie. Sarà il Consiglio comunale a deliberare in merito”.

Per il Partito democratico è intervenuto Stefano Goldoni: “L’area in questione è collocata in una zona di pregio e quindi personalmente credo che il Comune potrebbe aver interesse a cambierà la destinazione d’uso” ha sottolineto.

A parere del capogruppo di Forza Italia – Pdl Adolfo Morandi “la delibera, anche se di materia patrimoniale, avrebbe meritato un approfondimento: sarebbe opportuno che il Consiglio sapesse le ragioni della rinuncia di Asp San Paolo, considerate le finalità dell’ente e dell’area concessa in diritto di superficie; in tante altre occasioni, abbiamo visto il Comune concedere per esempio fideiussioni”.

Anche per Gian Carlo Pellacani dell’Udc “sarebbe il caso di fare chiarezza:  vorrei sapere – ha aggiunto – per i quali motivi Asp ha versato le prime due rate del corrispettivo da pagare, relative ai primi anni di affitto, e non quella relativa al 2013. Inoltre perché in delibera si chiede all’Asp di impegnarsi a tenere indenne il Comune da ogni pretesa derivante da debiti contratti nei confronti di terzi nel periodo di titolarità del diritto di superficie”.

In sede di replica, Poggi ha precisato: “Non abbiamo preso semplicemente atto delle decisioni di Asp, ma le abbiamo condivise, perché il Comune è strettamente coinvolto essendo socio dell’Asp San Paolo. Quell’area si trova in contesto articolato, accanto a un lotto assegnato ad Acer, l’Azienda casa dell’Emilia Romagna, per la realizzazione di un intervento di edilizia pubblica. Qualsiasi sarà la proposta della Giunta sulla destinazione d’uso dell’area, sarà il Consiglio comunale a deliberare in materia”. L’assessore ha anche rassicurato sul fatto che l’Asp non ha fatto nulla sull’area concessa” e  che “la recessione di Asp al diritto di superficie risale allo scorso anno, ecco perché l’Amministrazione comunale non ha chiesto alcun corrispettivo per il 2013”.

















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