Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bologna ha approvato oggi il bilancio pre-consuntivo 2013 e il bilancio preventivo 2014 della Fondazione Alma Mater (FAM). Dopo un anno di attività della nuova gestione i risultati sono tutti di segno positivo: i ricavi complessivi sono in aumento del 20%; il margine delle attività alta formazione, la principale attività di FAM, è quadruplicato; il margine delle attività di merchandising e diffusione del marchio è triplicato in un solo anno e previsto quintuplicato alla fine del 2014. Complessivamente il primo margine di tutte le attività è previsto più che raddoppiare nel 2014 rispetto al 2012, molto al di sopra del valore previsto nel piano di ristrutturazione. Nel periodo 2012-2014 i costi di struttura risultano significativamente ridotti passando da oltre il 260% a meno dell’80% del fatturato. Risultato di una gestione più sobria che, per esempio, ha previsto il trasloco della sede da Villa Gandolfi Pallavicini all’interno dei locali dell’Ateneo in via Belle Arti.
“I risultati, pur in un momento di congiuntura fortemente sfavorevole, hanno abbondantemente superato le previsioni – commenta il Presidente di FAM Giuseppe Colpani – Se il bilancio preventivo 2014 sarà confermato potremo dire che il risanamento della FAM potrà ritenersi concluso con un anno di anticipo sul programma”. Il nuovo CdA della Fondazione – a due mesi dall’insediamento di fine settembre 2012 e dopo aver analizzato la grave situazione ereditata – aveva proposto al CdA dell’Università le linee di ristrutturazione delle attività e di revisione del piano strategico.
Il piano di ristrutturazione, coerente con il piano strategico, aveva previsto una serie di misure tra le quali:
• riduzione dei costi di struttura;
• revisione statutaria per trasformare la Fondazione in uno strumento istituzionale dell’Ateneo per lo sviluppo delle attività a servizio della collettività;
• riorganizzazione e potenziamento del settore “alta formazione”;
• migliore sinergia con le attività di ricerca e trasferimento tecnologico dell’Ateneo;
• potenziamento delle attività di supporto all’orientamento e al placement;
• gestione di progetti speciali di Ateneo che richiedono una particolare autonomia e flessibilità operativa e amministrativa;
• potenziamento dell’attività di merchandising e diffusione del marchio.