giovedì, 12 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeAppennino ModeneseIn Consiglio provinciale la situazione della ceramica Progres di Serramazzoni





In Consiglio provinciale la situazione della ceramica Progres di Serramazzoni

La situazione della ceramica Progres di Serramazzoni è stata al centro di due interpellanze, presentate in Consiglio provinciale rispettivamente da Luca Ghelfi (Pdl) e da Grazia Baracchi e Fausto Cigni (Pd), alle quali ha risposto l’assessore provinciale al Lavoro Cristina Ceretti. Nel suo intervento l’assessore ha ripercorso i motivi che hanno condotto alla messa in liquidazione dell’azienda, che produce quasi esclusivamente per conto terzi, tra i quali le scelte di alcuni tra i principali committenti di internalizzare la produzione prima affidata alla Progres. «Dall’11 novembre scorso – ha ricordato l’assessore – è stata concessa la cassa integrazione straordinaria per 12 mesi per i 34 dipendenti dell’azienda e dal 21 novembre è attivo un tavolo provinciale per seguire da vicino l’evolversi della situazione: i sindaci di Serramazzoni e Pavullo stanno sostenendo l’azienda nella ricerca, non facile a causa del pesante indebitamento accumulato, di un soggetto economico interessato a rilevare l’attività o a entrare in società, mentre la Provincia sta valutando gli interventi di accompagnamento utili per la riqualificazione dei dipendenti».

Entrambe le interpellanze ponevano l’accento sulla particolare collocazione geografica della Progres, in una zona montana dove le difficoltà occupazionali sono ancora più gravi, e Fausto Cigni ha ripreso il tema sottolineando che «proprio per questo servirebbe una valutazione più approfondita con l’associazione industriali di Sassuolo per verificare se esistono prospettive per quando la cassa integrazione sarà conclusa, senza dare per scontata la chiusura dell’azienda». Dello stesso parere anche Luca Ghelfi per il quale «se le scelte industriali sono competenza di altri è invece compito della politica porsi il problema di non lasciar andare le attività in un territorio particolare già a rischio di “desertificazione”. È necessario quindi fare uno sforzo per trovare un modo di salvaguardare l’attività produttiva: gli ammortizzatori sociali ci concedono il tempo di lavorare a una soluzione ma bisogna cominciare subito». Per Grazia Baracchi il problema della mancanza di lavoro «non ha colore politico e lavorare tutti insieme e con le istituzioni è il modo per trovare delle soluzioni».

 

 

















Ultime notizie