“C’è chi fa chiacchiere e lancia accuse, chi organizza viaggi turistici e spot, e c’è chi, come il Pd, porta a casa risultati concreti, spesso ottenuti con fatica e senza clamore mediatico”: concluso il lavoro della Commissione Bilancio della Camera sulla Legge di stabilità e in fase di conclusione anche la discussione sul decreto Enti locali al Senato, i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini, Matteo Richetti e Stefano Vaccari, tracciano un bilancio complessivo del frutto del loro pervicace impegno, di queste ultime settimane, sui temi attesi nell’area del cratere sismico. Facendo un conto totale sono ben 16 gli emendamenti targati Pd accolti, in diversi provvedimenti legislativi. Introducono tutti importanti novità legislative richieste a gran voce nelle zone colpite dal sisma del 2012. Eccone l’elenco completo in ordine di accoglimento:
1) la proroga di tre anni del pagamento delle tasse
2) l’esclusione dal computo del patto di stabilità delle risorse destinate ai lavori di ricostruzione dei fabbricati danneggiati dal sisma anche per i Comuni capoluogo, ovvero Modena, Bologna e Reggio Emilia
3) il commissario straordinario Errani potrà utilizzare parte delle risorse stanziate con il primo decreto n.74 per “agevolazioni in forma di contributo in conto capitale alle imprese che abbiano realizzato o realizzano investimenti produttivi nei territori dei Comuni colpiti dal terremoto”
4) la proroga per altri sei mesi dei termini per la verifica di sicurezza dei capannoni industriali
5) la proroga dei “comandi del personale della Pubblica amministrazione che lavora presso gli uffici territoriali del ministero per i Beni culturali presenti nelle province di Modena, Bologna e Reggio Emilia”
6) l’allentamento del patto di stabilità dei Comuni colpiti per un valore di 20,5 milioni di euro nel 2014 e 10 milioni di euro per la Regione Emilia-Romagna
7) la sospensione per il 2014 del pagamento delle rate dei mutui da parte dei Comuni accesi con la Cassa Depositi e prestiti per un valore complessivo di 12,1 milioni di euro
8) il riconoscimento del danno subito anche per i cittadini residenti nei Comuni limitrofi all’area del cratere, per chi non ha la residenza anagrafica nei Comuni in questione, per chi risiede all’estero
9) il riconoscimento del danno subito anche dai beni mobili strumentali e dalle scorte di magazzino e di quello conseguente ai costi di delocalizzazione dell’attività
10) la proroga al 31 dicembre 2014 della possibilità di accedere al credito e agli aiuti previsti per le aziende agricole zootecniche e casearie
11) la proroga fino al 2015 della possibilità per i Comuni di assumere personale a tempo determinato per far fronte all’emergenza sisma
12) la possibilità, attraverso i piani della ricostruzione, di usufruire dei contributi previsti in caso di demolizione dell’edificio danneggiato anche per acquistare immobili già edificati per l’edilizia sia residenziale che produttiva che commerciale
13) fermo restando il contributo massimo del 100%, si apre la possibilità di usarne fino al 30% per l’acquisto di terreni
14) la possibilità di cedere a terzi la ricostruzione degli immobili da parte dei proprietari che non intendono ricostruire
15) il commissario straordinario avrà la possibilità di utilizzare fino a tre milioni di euro per risarcire gli interessi dei muti accesi dai privati nel 2012
16) un solo condomino delegato o l’amministratore del condominio potranno firmare per il recupero dell’intero edificio danneggiato
“Il Movimento 5 Stelle – aggiungono i parlamentari modenesi del Pd – solo nello scorso fine settimana in tour nella Bassa modenese, aveva provocatoriamente lanciato l’accusa “A Roma nessuno parla di voi”. Ci permettiamo di dire, alla luce anche dei risultati ottenuti, che non è vero che a Roma nessuno parla dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni delle aree del cratere sismico, lo fa il Pd portando a casa questi risultati. E’ vero piuttosto che, nonostante l’offensiva mediatica, è proprio il Movimento 5 stelle ad essere muto su questi temi, come ha dimostrato anche con il voto (o meglio il non voto) per la proroga del pagamento delle tasse. L’ascolto dei territori – concludono i parlamentari modenesi – il Pd lo pratica con continuità e a tutti i livelli, ma l’ascolto non può rimanere fine a se stesso: deve necessariamente essere accompagnato da fatti concreti. Ecco, noi siamo in grado di stilare un elenco. Gli altri?”.
Vaccari “Proroga di tre anni per il pagamento delle tasse”
“Sono stati momenti convulsi – racconta il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari – a un certo punto della giornata, io e il senatore bolognese Broglia avevamo messo sul piatto le nostre dimissioni immediate, non poteva essere che in nome di principi ragionieristici venissero sacrificati i diritti di chi vive e lavora nelle aree terremotate. E, per fortuna, nella tarda serata è arrivato l’imprimatur della Ragioneria di Stato e, anche se con il solo voto Pd, siamo riusciti a portare a casa questo importante risultato”. L’emendamento approvato dice che “la restituzione del debito per quota capitale al 1° gennaio 2014, comprensivo della rata non corrisposta alla scadenza del 31 dicembre 2013, viene prorogata, previa modifica dei contratti di finanziamento e connessa rimodulazione dei piani di ammortamento, di tre anni rispetto alla durata massima originariamente prevista. La Cassa depositi e prestiti e l’Associazione bancaria italiana adeguano le convenzioni in coerenza con le disposizioni di cui al presente comma”. La proroga di tre anni è, naturalmente, condizionata alla verifica dell’assenza di sovracompensazioni dei danni subiti per effetto degli eventi sismici, tenendo conto anche degli eventuali indennizzi assicurativi. “Nonostante le polemiche pretestuose e gli annunci roboanti, a difendere le genti dell’area del cratere è rimasto il solo Pd – ribadisce con convinzione il senatore Vaccari – e i risultati ottenuti, alla fine, premiano il nostro impegno pervicace”. Sempre nel decreto Enti locali, infatti, è stato conseguito un altro obiettivo, da tempo inseguito dal Pd: l’esclusione dal computo del patto di stabilità delle risorse destinate ai lavori di ricostruzione dei fabbricati danneggiati dal sisma anche per i Comuni capoluogo, ovvero Modena, Bologna e Reggio Emilia. “Si tratta di una misura – conclude con legittima soddisfazione il senatore Vaccari – che per il solo Comune di Modena si traduce in risorse per qualcosa come 12/13 milioni di euro”.