Gli studenti modenesi e reggiani degli istituti superiori avvertono forte il bisogno, se non la necessità, di varcare il confine e di aprirsi alla comprensione nuove culture che ne allarghino l’orizzonte lavorativo e per questo si “buttano” con crescente curiosità all’apprendimento di nuove lingue straniere. Lo conferma il successo che sta riscuotendo il corso di lingua cinese, promosso dall’Associazione Progetto Cina e rivolto a studenti delle scuole superiori delle province di Modena e di Reggio Emilia, che – fin dall’esordio – ha visto un inaspettato numero di adesioni. Sono circa 200, infatti, i ragazzi che hanno espresso la volontà di imparare il mandarino e scoprire le ricchezze di una cultura millenaria.
L’Associazione Progetto Cina, promossa dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, il Comune di Modena, la Provincia di Reggio Emilia, Confindustria Modena, Unindustria Reggio Emilia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con questa iniziativa amplia lo specchio delle sue attività ed entra in sette istituti superiori del territorio modenese e reggiano.
Le scuole che hanno aderito nel modenese sono: il Liceo S. Carlo di Modena, nel quale sono state attivate 4 classi vista l’adesione di 90 studenti; l’Istituto Paritario Zanarini di Modena, cui hanno aderito in 25 studenti, il Liceo Tassoni di Modena, che ha avuto 25 adesioni ed inizierà le lezioni a gennaio 2014; l’Istituto tecnico Economico/Professionale settore servizi “Meucci” di Carpi, che ha istituito due corsi per 44 studenti; l’Istituto di Istruzione Superiore “Luosi” di Mirandola, che ha visto 20 adesioni, ed il Liceo Pico di Mirandola, che ha visto 49 studenti interessati, attiveranno assieme due corsi. A Reggio Emilia il corso si tiene presso il Liceo Ariosto-Spallanzani che raccoglie la presenza su due turni di 35 iscritti.
Il corso, che è già iniziato al Liceo San Carlo, allo Zanarini ed al Liceo Ariosto-Spallanzani di Reggio Emilia, comporterà un impegno di 30/40 ore extracurriculari. Il corso, il cui costo a studente si aggira attorno ai 35 euro, prevede lezioni a cadenza settimanale con un impegno di 2 ore pomeridiane, ad eccezione dell’Istituto Zanarini che ha inserito le lezioni nell’orario scolastico. In molti istituti sarà attivata l’alternanza nella docenza tra un docente madrelingua ed un docente sinologo.
Il programma dell’Associazione Progetto Cina, che prevede al suo interno anche l’aggiornamento dei docenti italiani e madrelingua con corsi di didattica cinese, per il quale sono state messe a disposizione risorse pari a 11.000 euro, è stato accolto favorevolmente dagli istituti aderenti al progetto, che intravedono in questa opportunità l’occasione di poter arricchire il proprio piano formativo.
“Si tratta di un’ iniziativa di grande importanza su cui l’Associazione si è impegnata a fondo, insieme alle scuole e agli enti locali. Non credo di esagerare – afferma il Presidente dell’Associazione Progetto Cina prof. Sergio Paba – nell’affermare che l’insegnamento del cinese nelle scuole riveste un’importanza strategica per il nostro territorio. La conoscenza della lingua consente, infatti, una visione assai più approfondita della cultura e delle tradizioni del grande paese asiatico, un passo fondamentale per incoraggiare gli scambi culturali e la reciproca comprensione. Dal punto di vista economico, inoltre, sono ormai tantissime le imprese emiliane che hanno interessi commerciali e attività produttive in Cina e vi è una crescente domanda di giovani con una formazione inter-culturale che possano lavorare in Cina e con la Cina. La familiarità con la lingua rappresenta un requisito fondamentale per operare con successo in quel paese. Il nostro Ateneo offre già da qualche anno corsi di lingua cinese e la possibilità di attirare studenti cha hanno già acquisito alle superiori una certa familiarità col cinese consentirà di qualificare ulteriormente la nostra offerta linguistica. L’obiettivo che vogliamo raggiungere è quello di rendere il cinese un insegnamento curriculare, non solo nelle scuole di Modena e Reggio ma dell’intera Regione ER. E’ un obiettivo alla nostra portata e il grande interesse suscitato nelle scuole e nel territorio dimostra certamente che stiamo andando nella direzione giusta”.
“L’iniziativa – afferma l’assessore a Istruzione e Rapporti con l’Università del Comune di Modena Adriana Querzè – nasce dal coinvolgimento di soggetti diversi che puntano a integrare la formazione di capitale umano, costituito nel caso specifico dagli studenti, con la competitività delle imprese del nostro sistema produttivo. Se da una parte – continua l’assessore – l’acquisizione degli elementi di base della lingua e della cultura cinese contribuisce all’arricchimento culturale dei singoli favorendo i processi d’integrazione, dall’altro fornisce competenze spendibili in occasioni di lavoro che sono sempre più frequenti”.