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Semplificazioni. Sezioni ad hoc in assemblea legislativa

Una legge – approvata a larghissima maggioranza dall’Aula (astenuti Lega nord e M5s) – che ne abroga altre 65 e cancella nello stesso tempo anche due regolamenti e un’altra decina di disposizioni contenute in altrettante norme regionali. Un protocollo tra Giunta e Assemblea legislativa per una collaborazione all’insegna dell’efficacia e del passaggio di conoscenze e informazioni. E ancora, una risoluzione che, nel prendere atto delle misure fin qui intraprese per alleggerire e rendere più funzionale l’azione amministrativa della Regione e del sistema complessivo della pubblica amministrazione emiliano-romagnola, impegna la Giunta a proseguire nelle attività di semplificazione e a valutare sotto il profilo tecnico-giuridico le proposte presentate dai diversi componenti del Tavolo permanente per la semplificazione, dove siedono rappresentati di tutta la società regionale: dagli enti locali alle imprese fino alle componenti sindacali.

È quanto emerge dall’annuale Sessione si semplificazione tenutasi oggi in Assemblea legislativa dove, al termine dei numerosi incontri preparatori, l’Aula ha approvato (astenuta sola la Lega nord) la risoluzione con gli indirizzi per la Giunta regionale sul tema della semplificazione. Al centro degli obiettivi fissati per l’anno a venire, ancora una volta, l’impegno a continuare nella diffusione e nella pratica delle procedure digitali per conseguire velocità e risparmi grazie ad interoperabilità dei sistemi e gli scambi tra le banche dati della Pa, dematerializzazione dei documenti, snellimento nella tempistica dei procedimenti, riduzione della mole legislativa. Il che, tradotto in vita reale, significa meno oneri in termini di tempo e spesa per tutti: pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese. E proprio le imprese rappresentano il comparto dove si concentreranno gli sforzi di semplificazione per il 2014, ad esempio con l’imminente avvio del Durc elettronico. Senza trascurare di “garantire – raccomanda la risoluzione – la massima diffusione delle informazioni riguardanti l’attività di semplificazione svolte dalla Regione, anche attraverso l’organizzazione di apposite iniziative di comunicazione rivolte, anche grazie all’aiuto delle associazioni di categoria, ai destinatari finali dei provvedimenti e ai dipendenti pubblici. Perché solo grazie alla conoscenza e alla condivisione è possibile accelerare il processo avviato.

Un processo di cui ha riassunto, in Aula, i punti essenziali Marco Lombardi, nella sua veste di presidente della prima commissione assembleare, Bilancio, Affari generali e istituzionali. Sei le linee di azione -ha ricordato – sulla quali la Regione si era impegnata a lavorare in occasione della precedente sessione: informatizzazione ed interoperabilità della pubblica amministrazione, qualità e celerità dei procedimenti amministrativi, qualità e impatto delle norme, misurazione degli oneri gravanti sulle imprese e semplificazione nel settore edilizio. Tra i diversi risultati raggiunti: la legge sulla semplificazione edilizia (L.r.15/2013), le linee guida in materia di controlli sulle imprese e quelle per la gestione dei documenti on-line nei rapporti tra la Regione ed enti locali del territorio. Altro segno del lavoro di razionalizzazione, lo snellimento del ‘corpus normativo’ che verrà attuato con l’entrata in vigore della nuova legge, votata oggi, che con un colpo solo abroga, tra leggi e disposizioni e regolamenti, oltre 70 norme.

“La semplificazione amministrativa è una priorità della nostra Regione perché è una priorità dei nostri cittadini e delle nostre imprese– ha puntualizzato Lombardi-. Si tratta di un processo difficile e completamente nuovo non solo per l’Emilia-Romagna, ma per l’Italia. Un processo che si nutre della partecipazione attiva della società civile destinataria e spesso vittima della burocrazia, e di una attività che richiede attenzione e grande competenza da parte dei decisori politici. È nostra infatti la responsabilità di ‘indirizzare’ e ‘guidare’ i tecnici verso soluzioni tecnicamente ineccepibili ma concretamente e facilmente applicabili”. A questo proposito, Lombardi ha anche ricordato che quest’anno il confronto tecnico con gli attori del Tavolo della semplificazione e la Giunta si è svolto nella referente commissione Bilancio, e non più in Giunta, proprio per il ruolo da protagonista che l’Assemblea intende interpretare in un ambito considerato strategico.

Con specifico riferimento alla norma approvata che abroga un’ottantina tra leggi, regolamenti e disposizioni, il relatore Marco Barbieri (Pd) ha espresso soddisfazione per quello che ha definito “un lavoro di prima potatura tecnica” di norme superate. “L’attività legislativa– ha sottolineato – porta con sé anche un’azione di manutenzione”. Questo provvedimento, a suo avviso, “continua e rafforza l’investimento sulla semplificazione e dimostra che anche in momenti di difficoltà investire in questa direzione è possibile”.

Sostegno per il raggiungimento degli obiettivi tracciati e per il lavoro ancora da svolgere sono emersi in modo trasversale nel corso del dibattito, ad eccezione della Lega nord che ha annunciato astensione sulla risoluzione.

Per Roberto Pollastri (Fi-Pdl) quello della semplificazione è un processo che rappresenta una priorità per far sì che “la nostra Regione sia all’avanguardia. Si tratta di un terreno non facile ed è importante controllare che gli impegni siano poi tradotti concretamente”. Per Franco Grillini(gruppo Misto), “bisogna incentivare questo processo e fare in modo che tutti i cittadini abbiano la possibilità di rapportarsi alla pubblica amministrazione con risposte rapide e più efficienti”. Secondo Tiziano Alessandrini (Pd), quello della semplificazione amministrativa e burocratica è uno dei temi più importanti per la competitività della Regione. “Abbiamo lavorato in modo coerente consolidando nei risultati una modalità di lavoro che non era scontata, riuscendo a fare sistema tra Giunta, Assemblea legislativa, la filiera degli enti locali e le imprese e avviando una nuova cultura su questo tema”.

Silvia Noè (Udc) ha dato riscontro di un “sforzo notevole e un obiettivo condivisibile”, ma – ha detto – “siamo solamente all’inizio e il lavoro deve continuare con grande costanza e coinvolgere gli enti locali”. Giudizio favorevole agli indirizzi contenuti nella risoluzione è arrivato anche da Luciano Vecchi (Pd).

Fuori dal coro, invece, Mauro Manfredini (Lega nord ): “Tutti noi auspichiamo un’autentica semplificazione, ma siamo sicuri– ha affermato- che questi meccanismi elefantiaci e lentissimi producano effettivamente risultati adeguati e attesi dai cittadini? Credo che, anche in questa occasione, il metodo sia sbagliato e che il pacchetto semplificazione che oggi si vuol propagandare, sia piuttosto un’etichetta ed uno slogan che una reale volontà di agire in questa direzione”.

La vicepresidente della Giunta, Simonetta Saliera, d’accordo con chi ha dato merito del lavoro fatto, ha commentato: “In effetti non è con uno slogan o con un click che si fa semplificazione e per raggiungere gli obiettivi sono necessari un grande lavoro e una grande motivazione. Aver realizzato l’impianto è l’inizio: abbiamo girato la chiave– ha concluso– adesso bisogna accelerare e far sì che l’impostazione data si avvii”.

 

















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