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Ferrari, la FIM risponde alla FIOM

Claudio-Mattiello-8“La FIOM non sa più nemmeno contare”. Inizia così la risposta del Segretario Fim CISL di Modena Claudio Mattiello rispetto alle dichiarazioni della FIOM sulla partecipazione alle assemblee di oggi in Ferrari. Mattiello chiarisce che oggi si sono svolte le assemblee convocate dalle sigle sindacali firmatarie del Contratto Fiat in ordine cronologico di precedenza così come stabilito dall’ art 20 della L. 300/70.

“La partecipazione alle nostre assemblee – continua il Segretario Fim – e’ stata superiore alle aspettative, mentre i “colleghi”della FIOM erano “giustamente” accerchiati dai loro delegati davanti alle portinerie centrali di Maranello e di Scaglietti a Modena, solo a Modena, alla Scaglietti, abbiamo registrato un lieve calo di partecipazione alla assemblea, dovuto alle pressioni della stessa FIOM e del suo gruppo dirigente, ma la FIOM deve sapere che comunque hanno partecipato alla nostra assemblea anche alcuni loro iscritti. Quindi nulla di più falso rispetto a quanto dichiarato dalla FIOM sulla partecipazione alle assemblee. Come anche, continua il Segretario Fim, la partecipazione alle assemblee Cnh e Maserati dove abbiamo svolto assemblee separate nella prima e nella seconda la FIOM ha svolto la propria assemblea con gli stessi ed identici numeri di partecipanti alle nostre precedenti assemblee, infine rispetto all’ invito della FIOM a confrontarsi ” democraticamente” in un assemblea unitaria il problema , secondo Mattiello, non si pone se, la FIOM accetta e sottoscrive il Ccsl firmato che, nonostante quanto dica la stessa FIOM, sta proseguendo nella trattativa con incontri a livello nazionale con la Fiat per arrivare al suo rinnovo, ma la FIOM nel frattempo –  conclude il Segretario Fim CISL di Modena Claudio Mattiello – presenta la “carta rivendicativa” che rappresenta e contiene elementi di protesta e di richieste antiche e superate nei fatti. Inizii a ragionare sul fare sindacato seriamente e dare delle risposte ai propri iscritti, solo così possiamo iniziare a ricercare punti di comune interesse, diversamente la FIOM continuerà a fare quello che ha fatto fino ad oggi, proteste, tribunali, e nulla di contrattato sia a livello economico che normativo per i lavoratori e le lavoratrici del gruppo Fiat”.
















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