Stereotipi e pregiudizi vengono propagati a tutti i livelli anche attraverso la comunicazione, ma sono proprio la comunicazione e la corretta informazione le principali risorse per sconfiggere l’omofobia. Per trattare un tema così attuale, venerdì 13 dicembre, alla Sala polivalente “Guido Fanti” dell’Assemblea legislativa regionale, a Bologna (viale Aldo Moro 50), è in programma un convegno sul rapporto tra comunicazione e comunità LGBT, intitolato “Gli ambienti ‘particolari’”, come la più becera e allusiva frase usata dalla cattiva informazione sui questi argomenti.
L’obiettivo del convegno (sessione antimeridiana ore 10-13.30; sessione pomeridiana ore 15-18.30) è quello di costruire con gli operatori dell’informazione una proposta di Carta deontologica contro la diffamazione e per il rispetto delle persone LGBT. Per questo motivo sono stati invitati i vertici dell’Ordine e del Sindacato dei giornalisti, rappresentanti istituzionali, professionisti della comunicazione e rappresentanti delle associazioni per verificare la possibilità che i Comitati regionali per le comunicazioni (Corecom) inseriscano anche le istanze LGBT nei loro compiti di controllo dell’emittenza radiotelevisiva. Se da un lato un certo modo di fare informazione si è prestato colpevolmente al fenomeno omofobico con linguaggi umilianti e insultanti, dall’altro va ricordato come proprio gli organismi di rappresentanza del mondo giornalistico abbiano riconosciuto da oltre vent’anni eguali diritti e doveri tra i loro associati attraverso il riconoscimento delle coppie di giornalisti omosessuali da parte di Casagit (Cassa mutua dei giornalisti), aprendo un percorso di rispetto e riconoscimento a cui questo appuntamento vuole dare nuovo impulso.
A presiedere il convegno, il consigliere regionale Franco Grillini, della componente LibDem del Gruppo Misto. E’ previsto il video saluto del viceministro del Lavoro con delega alle Pari opportunità, Cecilia Guerra, e gli interventi della vicepresidente della Giunta regionale, Simonetta Saliera, del presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, Gerardo Bombonato, e del presidente della Federazione nazionale della stampa, Giovanni Rossi. Nella sessione mattutina, interverranno la presidente del Corecom Emilia-Romagna, Giovanna Cosenza, e del Difensore civico regionale, Gianluca Gardini, il quale afferma: “A mio avviso l’orientamento sessuale e l’identità di genere sono libertà entrate a pieno titolo nella lista dei diritti umani fondamentali, e meritano una protezione altrettanto forte della libertà di espressione del pensiero. È non solo possibile, ma doveroso operare un bilanciamento tra questi valori. Ciò si può ottenere sia imponendo limitazioni per legge alla comunicazione omofobica o, meglio ancora, favorendo una self-regulation degli operatori della comunicazione, i quali, convenzionandosi con le istituzioni di garanzia (Agcom, Corecom), possono dare vita a efficaci sistemi di autoregolamentazione (Carte deontologiche) a tutela dei diritti delle comunità LGBT”.