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Truffano compro oro. Presi dai carabinieri di Correggio

oro_denaroCatenine, anelli e bracciali in similoro spacciate per puro oro bianco: grazie alla lega metallica composta da rame, zinco e stagno chiamata similoro ma detta anche oro di Mannheim, due albanesi (di cui uno residente in provincia di Parma) ed una donna napoletana residente a Reggio Emilia, tutti con precedenti di polizia specifici, avevano architettato un illecito ma certamente remunerativo business correlato alla vendita di tali oggetti presso i compro oro della provincia. A scoprirlo i carabinieri della Stazione di Correggio che con l’accusa di truffa hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia due albanesi (un 32enne residente a Traversetolo, in provincia di Parma, ed un 55enne senza fissa dimora) nonchè una 44enne casalinga napoletana abitante a Reggio Emilia. I Carabinieri di Correggio hanno sequestrato anche i monili in falso oro bianco (catenine e bracciali in prevalenza ndr) pagati un migliaio di euro.

La dimestichezza avuta dei tre nel portare a compimento la truffa, fa ritenere che Correggio non sia stato l’unico centro abitato battuto dai ciurmatori dei compro oro. Ed e’ proprio su quest’ultimo aspetto che ora stanno convergendo le indagini dei carabinieri che ritengono che altre attività di compro oro possano essere “incappate” nei furbastri, ma al riguardo le indagini sono ancora in corso.

Stando agli odierni fatti supportati dalle risultanze investigative dei carabinieri, i tre indagati alla fine dello scorso mese di ottobre entrando uno alla volta per non destare sospetti nell’esercente rifilavano collanine in similoro ricevendo un corrispettivo pari a 1.100 euro. L’esercente successivamente resosi conto del raggiro segnalava l’accaduto ai carabinieri di Correggio che avviavano le indagini sino a giungere alle odierne denunce.

















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