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Modifica disciplina dell’intervento pubblico nel settore abitativo. La soddisfazione dell’assessore Gian Carlo Muzzarelli

case_popolari«Costruzioni più sicure e rispettose dei migliori standard energetici, per un ambiente e un territorio più sani, città più sicure ed attrattive e risparmio del suolo. La riforma della normativa sull’edilizia pubblica abbina questi obiettivi a quelli di una generale modernizzazione della disciplina, e pertanto è un fatto positivo per tutta l’Emilia-Romagna. Le regole sono ora più chiare, ci sono le condizioni perché l’edilizia pubblica assicuri qualità urbana e sociale, in un percorso di investimenti nelle e per le città».

Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna della legge che modifica la disciplina generale dell’intervento pubblico nel settore abitativo (la legge regionale 8 agosto 2001, n. 24).

A dodici anni dall’entrata in vigore della Lr 24/2001 le modifiche alla normativa regionale, tendono ad ampliare l’ambito di intervento delle politiche abitative in coerenza con le innovazioni introdotte dalla normativa nazionale puntando ad accrescere l’offerta di alloggi di edilizia residenziale sociale mediante interventi di recupero del patrimonio esistente, contenendo in tal modo il consumo del suolo, di sostenibilità ambientale, di riequilibrio territoriale, di sviluppo di ‘Programmi di riqualificazione urbana”, anche per contribuire ad eliminare il degrado urbano ed edilizio.

La nuova disciplina vuole anche ridefinire in parte compiti e ruoli degli enti e dei soggetti interessati (Comuni, Acer, eccetera) alle politiche abitative, anche alla luce del quadro istituzionale in profonda evoluzione ma anche rispondere ad un pluralità di questioni relative alla gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, che si è andata delineando nell’applicazione della stessa Lr n. 24 del 2001.

In particolare si rafforza il principio dell’esercizio associato delle funzioni in capo ai Comuni, in coerenza con Lr 21/2012 e con la complessiva semplificazione del sistema amministrativo regionale avviato con al Lr 18/2011.

La normativa garantisce e rafforza il confronto con le organizzazioni sindacali ed economiche interessate. Ridefinite anche le forme di utilizzo del fondo per le barriere architettoniche.

Tra le novità, la garanzia del subentro nella titolarità del contratto di affitto di un alloggio Erp dei componenti del nucleo di un assegnatario decaduto, poiché ha riporatato una condanna definitiva per violenza o maltrattamenti oppure verso il quale sia stato disposto l’allontanamento.

 

















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