Giovedì 12 dicembre, al Circolo Arci Tunnel di via Del Chionso 20/g, ore 21.00, terzo appuntamento di Interrogativo Italia. Incontri di analisi e approfondimento sul Paese Italia. Grazie al contributo di Coop Consumatori Nordest, CCPL e Unipol Assicurazioni, arriva a Reggio Emilia lo storico Nicola Tranfaglia con il suo “La mafia come metodo” (Mondadori).
Nel 1991, un anno prima delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, era già chiaro, per chi avesse la lucidità necessaria, che la mafia o, meglio, le mafie italiane avevano un metodo di comportamento che si stava espandendo nelle istituzioni politiche e nella società civile dell’Italia contemporanea e che la reazione dello Stato si era dimostrata, fino a quel momento, debole e inefficace.
Quello che sta accadendo appare ora come la conseguenza di una lunga coabitazione tra mafia e politica che è destinata a durare ancora fino a quando lo Stato non debellerà il fenomeno mafioso.
Ma questo tentativo è davvero in corso?
Tranfaglia ha molti dubbi al riguardo e sente il bisogno di rievocare quello che è successo nei primi centocinquant’anni dell’Italia unita, riandando al periodo che precede l’unificazione nazionale, indicando le conquiste e le contraddizioni delle numerose commissioni parlamentari di inchiesta, le battaglie e le sconfitte dei magistrati, le stragi terribili degli anni ottanta e novanta. È una storia che ha segnato la nostra Italia, e ancora continua a segnarla, in maniera indelebile.
A discutere con lo storico Nicola Tranfaglia ci saranno Elia Minari e Riccardo Pelli, giovani giornalisti della web-tv Cortocircuito, da poco definita la migliore web-tv di denuncia d’Italia che, con forza, passione e competenza, da mesi portano avanti un lavoro di documentazione e denuncia del fenomeno mafioso presente a Reggio Emilia.
La serata sarà condotta dalla giornalista Sara di Antonio, già uscita con il libro “Mafia. Le mani sul Nord” (Aliberti Editore), un’accurata indagine della penetrazione della mafia nell’economia del Nord e tra i colletti bianchi.