Sarà Fabrizio Tavernelli ad aprire giovedì 12 dicembre, alle 21.30, sul palco del Nuovo Cinema Teatro Italia, il Corti Vivi Film Fest, la kermesse che Soliera dedica al cortometraggio d’autore e ai linguaggi connessi. Il poliedrico artista di Correggio ha appena pubblicato un nuovo album solista dal titolo “Volare basso”. Quella di Soliera è una delle prime date di presentazione dal vivo.
Tavernelli negli anni ’90 è stato protagonista con gli AFA (Acid Folk Alleanza), il cui primo cd uscì con la Sugar di Caterina Caselli. Non solo cantante, ma anche scrittore, ideatore del progetto “Materiale Resistente”, Tavernelli è da sempre un artista che rompe gli schemi. L’ultimo lavoro discografico è stato realizzato anche grazie ad un innovativo sistema di crowd-funding, un finanziamento on line che cerca di arginare la crisi del mercato discografico.
Chi verrà al concerto di Tavernelli beneficerà di uno sconto sul biglietto per il concerto dei Virginiana Miller di venerdì 13 dicembre, al Dude di Soliera (5 euro invece di 8).
Il concerto sarà accompagnato e arricchito dal supporto video di Studiotacco (alias Yuri Degola).
“Dopo anni in cui si è volato alto, troppo alto”, spiega Tavernelli, riferendosi al titolo dell’album, “ci si è accorti che invece di un volo si trattava di una caduta, un precipitare vertiginoso, uno schiantarsi, una nuova condizione di esseri cadenti e decadenti. Nei nostri tempi il volare si è trasformato in un gioco di ruolo, in un reality in cui spiccare il volo o schiantarsi paiono essere le uniche possibilità di una umanità disperata, in agonia.
“In questi giorni, in questo tempo io non ho capito se il nostro volare basso sia un rovinare, una strategia, uno sfracellarsi, uno scortircarsi contro i muri della società. Difficile è capire se stiamo ancora volando o se in verità siamo tornati ad un primordiale strisciare.”
Sul genesi del disco, Tavernelli parla di “due coincidenze che si intersecano: la prima è la visione della mostra “Borderline”a Ravenna, opere di artisti che hanno esplorato il lato oscuro del proprio animo, oppure visioni/rivelazioni di internati psichiatrici. La seconda coincidenza è la lettura dei “Bestiari del Medioevo” di Michel Pastoureau, in cui molte delle caratteristiche umane sono rappresentate da animali. Tra miniature, osservazioni, nozioni e leggende ha preso volo un percorso nel disco, una tensione tra l’elevazione, tra l’alta quota vertiginosa e l’essere qui e ora, costretto di nuovo alle bassezze della vita, al ritrovarmi nella sottomessa posizione dei miei avi, nel ritrovarmi nella ancora dolorosa prospettiva della visione del sotto in su. Il volare Basso è quello delle Cellule Dormienti, che dopo aver finto una morte apparente per ingannare i nemici o i controlli, potrebbero riattivarsi all’improvviso e cominciare una nuova resistenza?”
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