“Con il laboratorio dei nuovi diritti di Reggio Emilia vogliamo analizzare l’universo dei diritti della persona e riflettere sul tema della protezione delle persone fragili ma soprattutto individuare strumenti in grado di dare efficacemente aiuto a chi in difficoltà vede i propri diritti ignorati o addirittura calpestati”. Sono le parole dell’assessore alla cultura del Comune di Reggio Emilia Giovanni Catellani durante la presentazione al Centro internazionale Loris Malaguzzi di due giornate sul tema La protezione delle persone fragili’, illustrate questa mattina nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche Carla Rinaldi, presidente Fondazione Reggio Children e gli avvocati Riccardo Riccò e Laura Andrai, associazione Persona e Danno.
Le giornate di dibattito e approfondimenti sul tema La protezione delle persone fragili’, in programma venerdì 13 e sabato 14 dicembre a Reggio Emilia, nel Centro internazionale Loris Malaguzzi (via Bligny 1/a), rientrano nel “Laboratorio dei nuovi diritti”, costituito nel 2012 a Reggio Emilia. A promuovere l’evento sono il Comune, la Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi, l’associazione Persona e Danno in collaborazione con la Libera università di neuroscienze Anemos, che ha sede a Reggio Emilia. Il “Laboratorio dei nuovi diritti” si propone – afferma Paolo Cendon, presidente dell’associazione Persona e Danno e ordinario di Diritto privato nell’Università di Trieste – di analizzare l’universo dei diritti vecchi e nuovi della persona, soprattutto il mondo delle prerogative delle persone fragili, con particolare attenzione verso i motivi della quotidianità degli esseri umani, con un massimo di sensibilità per tutto ciò che può influenzare nel bene e nel male, soprattutto a livello micro, la qualità della vita giornaliera di ciascuno: casa, lavoro, reddito, territorio, pensione, salute, famiglia, affetti, assistenza, cittadinanza, scuola, cultura, servizi, contatti sociali, fragranza metropolitana, ambiente, creatività, tempo libero (…)”.
L’intento è di svolgere incontri “non inamidati”, di superare approcci dall’alto, in cui lo statuto per la persona appare come qualcosa definito dal legislatore una volta per tutte, destinato ad essere applicato a ciascun destinatario nell’identico modo. Il Laboratorio di nuovi diritti di Reggio Emilia intende invece promuovere un approccio dal basso, con un sistema per cui lo statuto per ciascun destinatario viene declinato volta per volta, dal giudice, dall’operatore, dal medico, o magari da tutti insieme, senza trascurare una riflessione sullo sviluppo di competenze all’interno del tessuto sociale. “Il danno da risarcire – hanno evidenziato gli avvocati Riccò e Andrao per Persona e danno – non è solo quello indicato delle tabelle di uso nosocomiale. Inoltre uno dei temi che più importanti è quello della contagiosità intesa come necessità di affrontare per tutti: bambini, infermi di mente, morenti, disabili fisici, gay, lavoratori demansionati l’insieme delle questioni del lavoro, poi della famiglia, della giustizia, della casa, dei contratti, della malpractice medica, ecc .“
L’evento ha luogo come lo scorso anno nel Centro dedicato a Loris Malaguzzi: una scelta non casuale, ma con una forte valenza simbolica. “Questo Centro, insieme ai Nidi e alle Scuole dell’Infanzia reggiane, – ha sottolineato Carla Rinaldi – rappresenta infatti una straordinaria esperienza educativa della città di Reggio Emilia, e proprio per questo casa di una cultura dei diritti da essa ed in essa espressa e quotidianamente rinnovata. Un luogo che più nello specifico è anche Centro di ricerca “sui diritti e sulle potenzialità dei bambini e delle bambine”, con la consapevolezza che parlare dei diritti del bambino significa parlare dei diritti dell’uomo / delle persone, diritti che solo l’intervento culturale, e soprattutto politico, potrà garantire. Per questo un Centro di ricerca rappresenta la sede naturale non solo per queste due giornate, ma per accogliere un laboratorio sui diritti che assuma la responsabilità di agire affinché la normativa e la legge si facciano più vicini e capaci di rappresentare i nuovi diritti”.
Le due giornate di dibattito e approfondimento sono articolate in tre macro temi: Bambini e quotidianità; Nuovi diritti, nuove leggi e Nuovi diritti, nuove parole. Se è immediatamente comprensibile il tema dei diritti dei bambini, minori, disabili, anziani e ammalati, non da meno risulta importante comprendere verso che tipo di linguaggio si sta andando o si dovrebbe andare; ad esempio come parla oggi o parlava ieri il legislatore, quale lessico internazionale si sta adottando, i termini dei servizi socio sanitari, i verbi e i vocaboli delle discipline competenti e i vocaboli e i malesseri degli antieroi e dei perdenti della letteratura, del cinema, del teatro, della religione e via via fino a facebook.
Venerdì 13 dicembre si parte al Malaguzzi alle ore 14 con l’intervento di apertura di Carla Rinaldi, presidente della Fondazione Reggio Children. Spetterà invece, il giorno dopo, sabato 14, alle 9.30, a Graziano Delrio, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie locali, di aprire la seconda giornata che sarà chiusa alle ore 12 dall’intervento dell’assessore alla Cultura del Comune di Reggio Giovanni Catellani.
Programma
Venerdì la prima sezione in programma, dopo l’intervento di Carla Rinaldi, alle ore 14, si intitola Bambini e Quotidianità e sarà coordinata dalla psicoterapeuta Cristina Calle. Sono diversi gli argomenti che saranno affrontati. Si va dalla Città (Lucia Krasovec Lucas), alla Crisi della Famiglia (Maria Laura Soardi), da Mamme in Carcere (Francesca Sassano), alla Giustizia (magistrato Maria Rita Pantani) e all’Immigrazione (Salvatore Centonze). Sono previsti inoltre gli interventi sulla Disabilità (Angelo Marra), Internet (Deborah Bianchi), lo Sport (Lina Musumarra), e gli Animali (Annalisa Gasparre).
La seconda parte, Nuovi Diritti, Nuove Leggi, coordinata dall’avvocato Maria Rita Mottola si articola in due sezioni. La prima, dal titolo Verso un nuovo statuto del bambino comincia alle 17.00 e prevede un inquadramento generale dell’avv. Maria Cariello e gli interventi dell’avv. Valeria Mazzotta, di Ilaria Tedeschi che si occupa di editoria giuridica e dell’avv. Antonello Negro.
La seconda sezione, dal titolo Abrogare l’interdizione comincia alle 18.15 con l’introduzione generale dell’avv. Rita Rossi e gli interventi del magistrato Giuseppe Buffone, della docente Eva Maria Martìn Azcano, dello psichiatra Marco D’Alema, del magistrato Roberto Masoni, dell’assistente sociale Guendalina Scozzafava e infine dell’avv. Alessandro Scarduelli.
Sabato 14 la terza e ultima sezione dei lavori intitolata Nuovi diritti, nuove parole, dopo l’apertura di Delrio alle 9.30, sarà coordinata dal prof. Paolo Cendon. Gli argomenti trattati saranno la Fragilità Psichica (psichiatra Gemma Brandi), il Lavoro (avv. Matteo Barizza), la Malasanità (avv. Nicola Todeschini), la Bioetica, Biodiritto (avv. Stefano Rossi), la Scuola (insegnate Maria Rosa Pantè) e la Giustizia (magistrato Mauro Di Marzio). Interverranno anche gli avvocati Sabrina Peron e Marco Vorano, il presidente Giardino del Baobab Brunetta Zinelli, la psicologa e psicoterapeuta Piergiuseppina Fagandini e Annalisa Rabitti presidente K-Lab.
Ogni sezione dei lavori darà spazio al dibattito conclusivo.
L’accesso alle due giornate è libero e limitato ai posti disponibili. L’evento è accreditato dall’Ordine degli avvocati di Reggio Emilia. E’ stato richiesto inoltre l’accreditamento Oaser per l’Ordine degli assistenti sociali di Reggio Emilia.
Persona e Danno è un’associazione dove “l’universo Persona” è posto sempre ed assolutamente in primo piano, messo, per meglio dire, in vetrina, non sotto una campana di vetro bensì sotto una lente d’ingrandimento utile ad individuare anche il più piccolo e necessario bisogno, un osservatorio sensibile, al riscontro di ciò che ogni essere umano fa quotidianamente (nell’ambito della cerchia domestica, della sua professione, dello svago, etc.). Ogni argomento viene affrontato dall’Associazione in maniera critica al fine di valutare, se si tratti di vie d’uscita da seguire, con che probabilità di successo, con quali rischi e inconvenienti, con che ritorni sul piano morale o economico. L’interdisciplinarietà inoltre è la preziosa chiave di lettura ed è proprio questa, unita al all’interesse alla Persona che ha portato alla partecipazione al “Laboratorio dei nuovi Diritti”.
La Libera Università di neuroscienze Anemos persegue la divulgazione del sapere in generale e delle neuroscienze in particolare realizzando iniziative che mirano a integrare i nuovi paradigmi concettuali delle neuroscienze con il background umanistico delle discipline psicopedagogiche e sociali. L’obiettivo primario è quello della diffusione delle conoscenze, della ricerca scientifica e degli scambi culturali nei campi della medicina, dell’umanesimo, delle tradizioni, delle arti, della tecnica e delle relazioni sociali.