I lavori di sostituzione del controsoffitto del liceo Sigonio sono stati aggiudicati e immediatamente avviati lo scorso 27 novembre. Verranno svolti con continuità anche in orario notturno e, se necessario, senza sospensione di sabato e domenica. Termineranno, salvo imprevisti, nei primi giorni del 2014 per consentire il rientro degli studenti già dal 7 gennaio. Lo ha annunciato l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Modena Antonino Marino nella seduta del Consiglio comunale di ieri, giovedì 5 dicembre, rispondendo alle interrogazioni di Rossella Maienza (Pd) e di Gian Carlo Pellacani e Paolo Ferraresi (Udc) sulla sicurezza degli edifici scolastici modenesi. Entrambe le istanze chiedevano i tempi per il ripristino delle condizioni di sicurezza e di piena funzionalità dell’Istituto Sigonio, e gli interventi previsti in tutte le altre scuole modenesi. Pellacani, inoltre, ha chiesto quali e quanti edifici scolastici siano di pertinenza del Comune, quale sia stata la spesa effettuata dall’Amministrazione in edilizia scolastica nel 2012 e 2013, e se la Giunta intenda “perseverare nella scelta di finanziare iniziative non urgenti come l’intervento in Piazza Roma, anziché impegnare ogni risorsa nella disastrata edilizia scolastica”.
L’assessore, dopo aver ripercorso l’episodio del distacco della porzione di intonaco dello scorso 15 novembre in un’aula del Sigonio, ha spiegato che l’intervento nell’istituto interessa una superficie complessiva di circa 1.500 metri quadrati, per un costo comprensivo di Iva di 256.602 euro, e ha precisato che le opere di demolizione, che possono causare potenziale disagio dal punto di vista del rumore, sono previste esclusivamente in orario extrascolastico. “Il Comune – ha proseguito Marino – si occupa della conservazione e manutenzione di 100 scuole ospitate in 89 edifici, quasi tutti di proprietà comunale. Per circa l’80 per cento si tratta di edifici con più di 35 anni, e attraverso gli ultimi piani di Edilizia scolastica, dal 2000 a oggi sono stati realizzati 10 edifici in ampliamento o completamente nuovi”. Il Comune si è dotato di una organizzazione che controlla e interviene sugli edifici scolastici con attività di manutenzioni ordinarie e straordinarie e, da più di 10 anni, un responsabile del servizio di Prevenzione protezione esegue costanti sopralluoghi di verifica sulla sicurezza in tutte le scuole statali, concorrendo alla formazione dei programmi manutentivi dell’Amministrazione. “Dagli ultimi sopralluoghi – ha spiegato ancora Marino – si è potuto constatare che le parti strutturali di tutte le scuole attualmente in uso sono in buono stato e che non sono cambiate le condizioni e le prestazioni originarie degli edifici. Negli ultimi anni sono state eseguite verifiche allo stato dei controsoffitti, con particolare riferimento al sistema di aggancio, e sono state eliminate e sostituite tutte le situazioni non rispondenti alle attuali normative. Attualmente è in corso l’elaborazione di un progetto per la diagnosi dettagliata dei solai e dei controsoffitti che, attraverso una particolare e specifica strumentazione, è in grado di individuare anche le condizioni di degrado non visibili a occhio nudo o con metodi d’indagine tradizionali, a volte peraltro molto invasivi”. La spesa per manutenzione ordinaria nel 2012 è stata di 1 milione 158 mila euro, nel 2013 di 795 mila euro, cui si aggiungono lavori finanziati dai fondi regionali per il terremoto (1 milione 985 mila euro nel 2012 e 358 mila nel 2013). In manutenzione straordinaria, invece, sono stati investiti quasi 39 mila euro nel 2012 e 280 mila nel 2013 (di cui 150 mila per il Sigonio). Entro fine anno, inoltre verranno approvati progetti per 753 mila euro (500 mila per il completamento dell’ampliamento della scuola Martin Luter King di Portile). “Rispetto all’intervento su piazza Roma – ha concluso Marino – si possono avere opinioni diverse, ma sarebbe sbagliato contrapporre questo progetto all’edilizia scolastica cui il Comune ha sempre prestato ampia attenzione”.
Sul tema è intervenuto William Garagnani del Pd, ricordando che “le scuole a rischio in Italia sono 30 mila. Lo Stato nel 1996 creò un apposito settore per registrare l’intero patrimonio edilizio, ma il lavoro non è stato ancora completato e, intanto, il finanziamento è stato ridotto del 25 per cento. Credo che queste cose vadano dette per capire il contesto in cui ci muoviamo”. La consigliera di Modenasaluteambiente.it Sandra Poppi ha evidenziato che “nel momento in cui, dopo il sisma, sono state fatte opere di adeguamento e si è trasferito il Sigonio nella sede delle ex Marconi, era necessaria, e non so se è stata fatta, una indagine sulla tenuta dei soffitti”. La consigliera Maienza si è detta “pienamente soddisfatta” della risposta. “È stata fatta opera di prevenzione con interventi tecnici – ha affermato – e ciò dimostra che da parte dell’Amministrazione c’è ampio interesse per l’edilizia scolastica modenese”. Pellacani ha convenuto che “le conseguenze del terremoto possono tuttora talvolta emergere, ma l’Amministrazione deve prestare sempre massima cautela. La scuola vive una situazione di emergenza – ha concluso – e l’edilizia scolastica deve essere una priorità”.