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Ballotta (Cisl) a Lugli (Legacoop): “Ok a nuove relazioni industriali dentro al patto di comunità per il lavoro e contro la povertà”

William-Ballotta-15«Modena ha urgente bisogno di un patto sindacati-imprese-istituzioni che rilanci il territorio creando lavoro e contrastando l’aumento della povertà. Dentro questo patto, che sollecitiamo da tempo, può entrare anche la definizione di un nuovo modello di relazioni industriali». Lo afferma il segretario provinciale della Cisl William Ballotta in risposta all’appello lanciato ieri dal presidente di Legacoop Modena Lauro Lugli. «Anche se ha usato parole diverse, nell’assemblea di ieri Lugli si è di fatto dichiarato disponibile a discutere quel “patto di comunità” che chiediamo da mesi per individuare le priorità e concertare le scelte da compiere – afferma Ballotta – Partiamo dalla ricostruzione post sisma per ridisegnare l’intero territorio, aprendo una riflessione su cosa siamo oggi e, soprattutto, cosa vogliamo essere domani e come arrivarci». Il segretario Cisl mette al primo posto il lavoro e, quindi, il sostegno all’industria manifatturiera, l’unica che può offrire opportunità di occupazione e trainare anche lo sviluppo dei servizi. «Dobbiamo aiutare le imprese a restare sul territorio e investire – dice Ballotta – In un’economia globalizzata, però, la competitività aziendale non basta: oggi è indispensabile essere competitivi anche come territorio e sistema-Paese. È di vitale importanza favorire l’innovazione tecnologica, di prodotto e processo, la formazione continua dei lavoratori, una logistica più efficiente, trasporti più rapidi, minori costi energetici, creazione di aree dedicate allo sviluppo delle imprese, rilancio dell’istruzione e formazione tecnica, un più stretto rapporto università-imprese, semplificazione burocratica, fiscalità di vantaggio, tempi della giustizia ragionevoli. Sono tutti aspetti su cui si può intervenire anche a livello locale». Nel “patto di comunità” proposto dalla Cisl un ruolo chiave deve giocarlo la politica, quindi le amministrazioni pubbliche, invitate da Ballotta ad affrontare in modo prioritario l’aumento della povertà segnalato dalle associazioni di volontariato – come Porta Aperta – e confermata da recenti ricerche (v. indagine Icesmo 3). «Alle istituzioni locali chiediamo una maggiore efficacia ed efficienza dei servizi, un nuovo sistema di welfare territoriale adeguato alle nuove emergenze sociali e un drastico taglio ai costi della politica – sottolinea Ballotta – In questo senso la Cisl appoggia il progetto di unificazione tra il Comune di Modena e quelli dell’attuale distretto 7 (S. Cesario, Castelfranco, Nonantola, Ravarino, Bomporto e Bastiglia). L’importante è essere coscienti che la crisi non si supera procedendo ognuno in ordine sparso, ma solo unendo le forze e superando ostacoli, resistenze e campanilismi. Su queste idee e su altri temi concreti – conclude il segretario provinciale della Cisl – speriamo si sviluppi il confronto tra gli aspiranti candidati sindaci di Modena e degli altri Comuni della provincia».

















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