La UIL ritiene che dietro alle classifiche pubblicate sul Sole 24 Ore vi siano molti buchi neri e che rappresentino una realtà che non è percepita come tale dalla stragrande maggioranza dei nostri concittadini. Facciamo alcuni esempi. Se il nostro indice di disoccupazione per anni è stato sul 4%, l’aver quasi triplicato tale dato rende assai più drammatico il fenomeno.
Sappiamo quanto sia inusuale vivere sotto la soglia di povertà dalle nostre parti, ma oggi la situazione è tale per cui diventa molto difficile sopravvivere sugli standard abituali. L’alto numero degli sfratti, delle sofferenze bancarie, dei fallimenti e dei decreti ingiuntivi, dei sequestri di beni mobiliari e immobiliari, pone la nostra provincia ad un livello ben inferiore del 13° posto italiano. Se poi consideriamo le ferite ancora aperte causate dal sisma, il difficile ritorno alla normalità, alle risorse per i cittadini e le imprese, dispensate col contagocce, riteniamo che il dato non sia decisamente veritiero. Ci riflettano sopra gli amministratori !!
La sicurezza è un altro argomento, sicuramente correlato. Oggi possiamo dire che se prima si rubava perché qua trovavano la ricchezza, oggi il dato è cambiato. Si ruba anche da quelli che hanno poco e la concentrazione di reati contro il patrimonio, le abitazioni e le persone lo sta a testimoniare. Lo Stato ha fatto poco o nulla per cambiare questa inerzia, questa pericolosa deriva che desta un grande allarme sociale e rischia di saldarsi con le paure nei confronti dello straniero, sempre più percepito come minaccia e sempre meno come risorsa.
(Luigi Tollari, Segretario generale UIL Modena)