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Carpi, l’8 Dicembre le celebrazioni per il quarantennale del Museo Monumento al Deportato

museo-deportatoEra il 1973 quando a Carpi apriva il Museo Monumento al Deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti, uno dei più importanti musei in memoria della deportazione a livello internazionale.

A quarant’anni di distanza, domenica 8 dicembre, la Fondazione Fossoli, che cura l’apertura e le attività didattiche del Museo, celebrerà l’importante anniversario con una giornata speciale che ribadisce l’impegno assunto per la valorizzazione di due luoghi fondamentali per la storia italiana, il Museo Monumento al Deportato e il Campo di Fossoli. L’iniziativa ha ricevuto il plauso del Presidente della Repubblica, che ha concesso il suo Alto Patronato, e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, della Regione Emilia-Romagna e dell’Assemblea legislativa della Regione: La Presidente della Camera Laura Boldrini ha inviato i suoi saluti. Rilevanti anche le adesioni, tra le quali si cita quella dell’ANED nazionale con una delegazione da Milano, dell’ANPI nazionale, che parteciperà con il suo Vicepresidente Luciano Guerzoni, di rappresentanti dell’ANCR e delle altre associazioni che fecero parte del Comitato promotore del Museo, insieme a rappresentanti di musei ed enti nazionali e internazionali.

L’Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti, il Sindaco di Carpi Enrico Campedelli e il Presidente della Fondazione Fossoli Lorenzo Bertucelli riapriranno l’8 dicembre il Museo dopo fondamentali interventi di restauro e, insieme a tutti gli enti e persone che contribuirono alla sua realizzazione, ne ripercorreranno la storia. L’appuntamento è per le 10 presso la Sala dei Mori di Palazzo dei Pio per i saluti, poi tutti i presenti potranno visitare il Museo e riscoprirne la genesi attraverso le parole di Anna Steiner, figlia di Albe, colui che curò l’allestimento grafico del Museo nel 1973. Insieme a lei saranno presenti i figli degli architetti Gianluigi Banfi e Lodovico Barbiano di Belgiojoso, il figlio di Leopoldo Gasparotto, l’ex deportato Franco Varini transitato per Fossoli, mentre manderà i suoi saluti la figlia dell’artista Alberto Longoni.

E’stato invitato anche il Ministro dei Beni e Attività culturali Massimo Bray.

Per l’occasione la Fondazione Fossoli ha realizzato un’edizione speciale delle frasi graffite all’interno del Museo insieme a un cofanetto di fotografie che ripercorrono per immagini la storia dell’istituzione. Sarà inoltre presentato un dvd che racconta degli importanti lavori di restauro svolti nel corso degli ultimi mesi e che riconsegnano un Museo completamente recuperato, nel mantenimento della sua originaria carica comunicativa. E’prevista invece in uscita all’inizio dell’anno prossimo la nuova guida del Museo completamente aggiornata.

Domenica 8 dicembre sarà infine riaperta la baracca recuperata del Campo di Fossoli dopo la chiusura causata dal terremoto. Alle 15, dopo i saluti dell’onorevole Manuela Ghizzoni (del Consiglio di amministrazione della Fondazione Fossoli) e una visita guidata al campo, si inaugurerà la mostra Immagini dal silenzio. La prima mostra nazionale dei lager nazisti (1955-1960), che presenta l’esposizione organizzata per la prima volta a Carpi nel 1955, esperienza dalla quale partirono le sollecitazioni per la realizzazione del Museo stesso, un luogo che è ormai parte fondamentale del nostro patrimonio artistico e culturale.

Per l’occasione il Campo domenica 8 dicembre resterà aperto dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Riaprirà poi nuovamente al pubblico il 27 gennaio prossimo e successivamente nelle domeniche e nei festivi.

 

















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