“Nulla da dire sulla persona – afferma Luca Ghelfi, consigliere provinciale – possibile però che siano sempre gli stessi i nomi che funzionano in tutte le stagioni? Certamente la dottoressa Mara Bernardini ha un lungo trascorso negli enti locali. Conosce la burocrazia di queste realtà. Ma che esperienza può vantare nella gestione di enti di natura culturale e di promozione in questo settore? Il suo curriculum parla di gestione amministrativa, di aziende sanitarie… mi chiedo con quale metodo è stata fatta la selezione del nome, quale fosse la rosa di nomi presa in considerazione per il ruolo, e quali i criteri di scelta proprio di chi, ad esempio, ha già un ruolo in un altro consiglio d’amministrazione. Alla fine i nomi sono quelli, le persone sono sempre le stesse, che si cambiano di poltrona all’occorrenza, in un gioco che premia chi fa parte dei circoli giusti, invece di chi ha esperienza nel settore. Per questo forse è stato necessario circondare la dottoressa Bernardini con due vicepresidenti competenti.
Auguro alla dottoressa Bernardini, ovviamente, buon lavoro, nell’interesse della città, ma credo che sia chi l’ha scelta e nominata, che avrebbe dovuto dare un segnale diverso e di discontinuità dai soliti giochi”.