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Conto Anch’io a Sassuolo: “I varchi della ZTL servono per fare cassa?”

“Chissà che cosa pensare se il Comune forse ha intenzione di fare cassa – perché se no forse avrebbe adottato una soluzione diversa. Invece con le telecamere non solo si colpiscono migliaia di cittadini con le sanzioni ma non si raggiunge neppure lo scopo di preservare il centro del paese dal traffico”. In passato le transenne per quanto inadeguate impedivano comunque il transito delle auto. Adesso i varchi elettronici fanno le multe ma le macchine passano ugualmente. Cosa si è otterrà: un continuo via vai di auto nella zona a traffico limitato come del resto dimostrerà il numero delle sanzioni che saranno emesse con il controllo automatico. “Se la ztl così non funzionerà. Prendiamo una decisione chiara e pedonalizziamo, tanto tra chi ha il permesso per un motivo pò per l’altro e chi passa comunque, nonostante le multe, il centro sarà pieno di auto. O in alternativa penseremo a una soluzione più funzionale: dissuasori a scomparsa che entrano in funzione con un telecomando. Le telecamere sono solo un escamotage per fare cassa”. E’ vero che sistemi di controllo elettronico agli ingressi delle zone a traffico limitato esistono in tante città «ma non si può paragonare Sassuolo a una grande città metropolitana dove i divieti per la ztl sono in vigore tutto l’anno mentre da noi soltanto alcuni momenti della giornata”. Lo diciamo da tempo e la battaglia dello “Sportello dei Diritti” contro le multe seriali effettuate con gli apparecchi elettronici ai varchi delle ZTL trova la sua continua ragion d’essere nella malcelata esigenza di “far cassa” a danno degli automobilisti, perché in questo caso non c’è la “scusa” della sicurezza stradale come con gli autovelox e i photored, ma solo una decantata pretesa di tutela dei centri storici o di determinate zone dei centri urbani.

Tale assunto, però, cozza con tutta evidenza con la possibilità delle amministrazioni comunali di chiudere completamente al traffico le zone storiche o quelle di particolare interesse o dotarle di dissuasori mobili per consentirne solo ed esclusivamente agli autorizzati, quelli veri, il transito. L’evidenza in questione viene palesemente smentita dall’apposizione di strumenti di rilevazione che h 24 o in determinate ore fotografano il transito dei veicoli per “batostare” quelli non autorizzati con risultati come quello che stiamo per raccontare con ingenti ricavi per i comuni che riguardano non solo i proventi derivanti dalle sanzioni pecuniarie, ma anche costi notevoli per spese accessorie e di notifica a carico dei malcapitati proprietari dei mezzi.

L’ultimo cittadino che si è rivolto allo “Sportello dei Diritti” in data odierna, portava in dote con sé ben 27 verbali per attraversamento dei varchi della ZTL posti nel centro storico di Lecce d’importo variabile tra i 76,00 e gli 80,00 (perché nel frattempo è aumentata la sanzione prevista), i cui soli costi complessivi di notifica e accessori raggiungono la ragguardevole cifra di € 442,20 perché oscillanti tra i 16,20 e i 16,60 euro a verbale notificato. Non solo, quindi, la multa ma anche ben 442,20 euro che potevano non essere addebitati mediante una sola notifica dei suddetti verbali.

Certo, si tratta di casi limite ed il comportamento del cittadino è censurabile sotto il profilo comportamentale, ma anche questa volta lo “Sportello dei Diritti” è costretto ad evidenziare il comportamento della P.A. troppo impegnata a “far cassa” piuttosto che a trovare soluzioni efficaci per lo scopo effettivo cui dovrebbe orientarsi se è quello della tutela dei centri urbani.

Ed allora, ancora una volta rivolgiamo un appello alle amministrazioni comunali, in questo caso a quella leccese, affinché faccia scelte politiche efficaci e decida una volta per tutte se chiudere il centro storico al traffico utilizzando gli strumenti appropriati e necessari quali i dissuasori mobili o se voglia perseverare in quest’atteggiamento che non a torto viene percepito come un modo di rimpinguare le casse comunali. Speriamo che il comune di Sassuolo non prenda esempio da quei comuni che vogliono far cassa a spese del Cittadino. Speriamo invece che ascolti l’Associazione Conto anch’io a Sassuolo che per primo obiettivo ha quello di tutelare il cittadino e di far ripartire Sassuolo ma non a spese del cittadino.

(Alessandro Rocchi, Consigliere Associazione Conto Anch’io a Sassuolo)

 

















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